Roma - L'area geopolitica del Mediterraneo e' al centro di una 'tempesta perfetta' che spazia dal Medio Oriente, al Nord Africa e lambisce i Paesi europei. Innumerevoli i focolai di crisi: sulla sponda orientale, gli orrori dello Stato Islamico, la guerra civile in Siria, il nuovo corso dell'Iran, le tensioni sociali in Turchia; sulla sponda meridionale, la crisi della Libia, le guerre civili africane, le lotte intestine tra le elite al potere degli Stati dell'area; sulla sponda settentrionale, dalla Grecia al Portogallo, le conseguenze della crisi economica che corrodono i tessuti economico-sociali e tendono a modificare gli equilibri politici fra spinte neo-nazionaliste e rigurgiti razzisti. Ma la regione del Mediterraneo si allarga ormai anche verso lo spazio post-sovietico, con il 'Vecchio Continente' (sempre piu' vecchio, in realta') che deve fare i conti con la Russia di Putin. E' su queste premesse che si articola il seminario "Nuovo (dis)ordine mediterraneo-Attori, risorse, crisi" in programma a Roma dal 12 marzo all'11 giugno. E' la decima edizione della winter school in geopolitica e relazioni internazionali organizzata dal Centro Studi Geopolitica.info e realizzata con il contributo di Rugghia&Associati, la media partnership di Agi e il patrocinio scientifico di Link Campus University, Centro di Ricerca "Cooperazione con l'Eurasia, il Mediterraneo e l'Africa Subsahariana" di Sapienza Universita' di Roma, Societa' Geografica Italiana e Dottorato in Storia d'Europa.
Il moltiplicarsi e il sovrapporsi di questi focolai di crisi che costellano il Mediterraneo, offrono una doppia lettura, richiamata dal titolo della winter school. Da un lato, si potrebbe assistere ad uno schema di disordine permanente, dall'altro potrebbe formarsi un nuovo equilibrio regionale, modellato dall'ascesa di nuovi attori. L'Italia, per ragioni geografiche, politiche, economiche e sociali, si trova nell'occhio del ciclone da cui non deve essere travolta, ma sfruttarlo come opportunita' per il suo rilancio internazionale. La winter school si propone l'obiettivo di fornire gli strumenti per una consapevole interpretazione delle dinamiche politiche, strategiche ed economiche in corso nella regione del Mediterraneo. La scuola sara' suddivisa in tre moduli: 1) il primo dedicato al 'ritorno' della geopolitica nel Mediterraneo e alle prospettive dell'Italia; 2) il secondo concentrato sui mutamenti in corso in M.O. e Nord Africa e all'ipotesi della sua trasformazione in una regione post-americana; 3) il terzo rivolto al dibattito sulla possibilita' di una 'nuova' guerra fredda e alla politica di potenza della Russia. La winter school ha una durata di tre mesi; l'attivita' didattica e' concentrata il sabato per un totale di 12 giornate di lavoro. Tutti gli incontri si svolgeranno presso la sede della Societa' Geografica Italiana, presso Villa Celimontana, a Roma. Gli obiettivi della Winter School sono: 1)strutturare un percorso didattico indirizzato sia agli studenti universitari, neolaureati e dottorandi, che a figure gia' inserite nel mondo del lavoro; 2) fornire le conoscenze teoriche ed empiriche necessarie per interpretare le dinamiche politiche internazionali; 3) favorire il dibattito sugli aspetti piu' significativi della politica internazionale nella regione del Mediterraneo, attraverso il contributo di docenti selezionati nei settori della ricerca, della grande impresa, della diplomazia e del giornalismo; 4)formare le professionalita' necessarie ai settori dell'imprenditoria internazionale, della diplomazia, della ricerca e della comunicazione. (AGI)