New York - Sono cominciate le operazioni per ripulire le strade sulla costa orientale negli Stati Uniti, spazzata per due giorni da una tempesta di neve e vento che ha causato almeno 18 morti (la maggior parte in incidenti stradali) e paralizzato diverse grandi citta', tra cui Washington D.C e New York. La tempesta ha colpito l'area piu' densamente popolata degli Stati Uniti, con circa 85milioni di persone. Migliaia i voli cancellati, gli aeroporti di New York, Philadelphia, Baltimora e Washington sono stati chiusi. Nel fine settimana e' stata fermata anche la rete di trasporti a Washington ed e' stato vietato il traffico a New York, la citta' piu' popolosa degli Stati Unti. La neve ha causato diversi black out e 200mila persone sono state interressate dalle interruzioni di luce elettrica e riscaldamento. E' stata la tempesta dei record. A Washington, virtualmente 'ferma' da venerdi', sabato sera erano caduti 56 centimetri. A New York Central Park e' stata coperto da quasi 64 centimetri di neve, un livello superato solo due volte dal 1869; e autobus, metropolitana e treni sono stati bloccati, annullati gli spettacoli a Broadway. Dopo la pausa notturna, le autorita' dovrebbero levare alle 13 ora italiana il blocco del traffico a New York, riaprendo l'accesso alle strade della citta' e al transito per Long Island e New Jersey.
Il Servizio Meteo Nazionale americano ha emesso un'allerta per mareggiate che nelle prossime ore potrebbero interessare le coste del New Jersey, sulla costa orientale degli Stati Uniti. La costa del New Jersey e' stata pesantemente allagata in diversi tratti nelle ultime ore in concomitanza della tempesta di neve e vento, Jonas, che ha messo in ginocchio dieci Stati americani. Ma si temono altri allagamenti a causa della tempistica: due alte maree ci sono gia' state, se ne aspetta un'altra per le prossime ore. (AGI)
(24 gennaio 2016)