Roma - Roma prima tappa europea del presidente iraniano, Hassan Rohani che, da lunedi', sara' nella capitale per una due-giorni intensa durante la quale incontrera' il Papa, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il premier, Matteo Renzi, e centinaia di imprenditori. L'Iran del dopo-sanzioni presentera' un'offerta ricchissima all'Europa, dall'energia alle tecnologie piu' sviluppate dal Paese. Il presidente iraniano, dopo la tappa a Roma, proseguirà mercoledì per Parigi.
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Rohani fara' pressing per creare occasioni di investimento nel Paese. In campagna elettorale ha promesso di far impennare la crescita economica della Repubblica islamica fino all'8%, per questo ha bisogno di investimenti stranieri per 30-50 miliardi di dollari l'anno e di far decollare il settore privato in Iran.
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L'agenda, su cui stanno lavorando in queste ore, prevede lunedi' 25 una colazione di lavoro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e un incontro nel primo pomeriggio con il premier Matteo Renzi. La delegazione iraniana e' gigantesca, composta da 120 persone tra imprenditori e politici tra cui 5 ministri (quasi certa la partecipazione del ministro degli Esteri, Mohammad Javad Zarif).
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L'incontro clou e' martedi' 26 all'Hotel Parco dei Principi a Roma, dove gli iraniani si incontreranno con i manager italiani in un Business Forum organizzato da Ita-Ice, Ambasciata iraniana e Confindustria, in cui si prevede la presenza di circa 500 imprenditori.
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Rohani era atteso in Italia lo scorso 14 novembre, visita pero' che fu rinviata a causa degli attacchi terroristici a Parigi. Il presidente condanno' fortemente gli attentati nella capitale francese, definendoli "crimini contro l'umanita'". Di grande importanza l'incontro tra Rohani e Papa Francesco, che rappresenta un segnale di buone relazioni tra la Santa Sede e la Repubblica islamica. Il Pontefice, del resto, fu uno dei principali sostenitori dell'accordo sul nucleare iraniano. L'incontro in Vaticano avviene 17 anni dopo quello fra Giovanni Paolo II e Mohamed Khatami, ultimo presidente che si reco' nella Santa Sede e che partecipo' in seguito anche ai funerali di Woytjla. (AGI)
(22 gennaio 2016)