Tunisi - I raid aerei che da settimane colpiscono i territori controllati dall'Isis a Sirte, citta' natale del defunto leader libico Muammar Gheddafi, sarebbero stati effettuati da caccia egiziani Rafale (di fabbricazione francese) riforniti in volo dall'aeronautica di Parigi con una cisterna volante Boeing K135 Stratotanker, la stessa i cui voli sono stati seguiti nei giorni scorsi dal sito Flightradar. E' quanto riferiscono fonti libiche con base a Tunisi.
Finora sia le autorita' di Parigi che quelle del Cairo non
hanno confermato la notizia, che tuttavia confermerebbe
l'ipotesi di un possibile intervento contro l'Isis in Libia che
potrebbe vedere il coinvolgimento di Francia, Regno Unito e
Stati Uniti. I raid egiziani giungono dopo la serie di attacchi
lanciati dallo Stato islamico contro i terminal petroliferi di
Sidra e Ras Lanuf, situati fra le citta' di Zuetina e Sirte, e
seguono l'attentato contro una caserma di polizia nella citta'
I caccia-bombardieri Rafale dell'aviazione egiziana, farebbero parte della spedizione di 24 caccia multiruolo della Dassault Rafale il cui acquisto da parte egiziana e' stato firmato nel febbraio 2015, proprio dopo una serie di raid egiziani contro lo Stato islamico sulle citta' libiche di Sirte e Derna. La prima tranche di tre velivoli e' stata consegnata nella seconda meta' di luglio. Secondo l'accordo del valore di oltre 5 miliardi di euro, il 50 per cento della transazione e' stato finanziato attraverso una linea di credito fornita dalla Compagnia francese di assicurazione per il commercio estero (Coface). La Francia ha peraltro venduto all'Egitto anche due navi portaelicotteri Mistral inizialmente destinate alla Russia. L'intesa prevede la cessione delle due navi militari alle forze egiziane al costo di 1,06 miliardi di dollari, mentre la consegna e' prevista nel marzo 2016. Il costo della transazione e' stato coperto dall'Arabia Saudita.
Nella notte del 12 gennaio, aerei da guerra non identificati hanno bombardato postazioni dell'Isis nella loro roccaforte di Sirte, nel nord-est della Libia. Testimoni oculari hanno riferito che anche la sera prima, l'11 gennaio, velivoli non identificati hanno bombardato postazioni dello Stato islamico nella citta' di Sirte, roccaforte del gruppo jihadisti nell'ex Jamahiriya di Gheddafi. Il governo libico in esilio a Tobruk ha spiegato di non aver lanciato alcun attacco aereo. La scorsa settimana i media libici hanno diffuso la notizia di un attacco aereo lanciato contro un convoglio dello Stato islamico tra Sirte e Nawfaliya, citta' situata a circa 20 chilometri dalla citta' di Bin Giauad, l'ultimo centro abitato conquistato dai jihadisti.
Non e' la prima volta che l'aviazione egiziana colpisce lo Stato islamico in Libia. Nel febbraio 2015, diverse postazioni dell'organizzazione terroristica a Derna, Sirte e Bengasi sono state colpite nel corso di raid aerei effettuati dalle forze armate egiziane, dopo la decapitazione di 20 lavoratori egiziani copti ad opera del gruppo islamista.
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