Parigi. - Uno dei piu' importanti foreign fighters dell'Isis, il 35enne francese Salim Benghalem, è stato condannato in absentia da un tribunale di Parigi a 15 anni di prigione. Benghalem, sul cui capo pende un mandato di arresto internazionale, viene ritenuto una figura centrale nel reclutamento di giovani volontari tra le fila del 'califfato'; in Siria dal 2013, è stato probabilmente uno dei carcerieri dei giornalisti occidentali e cooperanti giustiziati dagli uomini di Abu Bakr al-Baghdadi. Incarcerato nel 2007 per violenza di gruppo, è tornato in liberta' nel 2010; data dopo la quale è verosimilmente andato in Yemen. Il 35enne apparteneva alla 'filiera' di jihadisti di Buttes Chaumont, da cui provenivano anche i due fratelli Said e Cherif Kouachi, autori dell'attacco alla rivista Charlie Hebdo di un anno fa; a febbraio era quindi apparso in un video dell'Isis, esaltando il massacro ed esortando a nuove violenze. Il tribunale parigino ha condannato altri sei uomini, che erano tornati da Siria e Iraq, con pene che variano tra i sei e nove anni. Tra questi vi è un miliziano che ha trascorso in Siria almeno un anno e mezzo, combattendo per vari gruppi, fra cui il Fronte al-Nusra, legato ad al Qaeda. Il militante è stato intercettato al telefono mentre si lamentava di altri compagni, che avevano lasciato il Paese di Bashar al-Assad senza "combinare nulla". "Non è mica il Club Mediterraneè!", affermava. (AGI)
(7 gennaio 2016)