Parigi - E' morto all'eta' di 94 anni Andre' Edouard Turcat, pioniere dell'aeronautica moderna, collaudatore e istruttore, una vasta collezione di record di volo in carriera. Il 2 marzo 1969 era ai comandi del primo prototipo del Concorde nel suo test d'esordio. Il 1 ottobre 1969 piloto' inoltre per la prima volta l'avveniristico aereo, orgoglio della tecnologia francese, oltre il muro del suono. Barriera che aveva peraltro sfondato con oltre quindici anni di anticipo, primo europeo a riuscirvi, guidando in volo orizzontale lo sperimentale Gerfaut I. Nel '57 a bordo del Gerfaut II, che al pari del predecessore aveva contribuito a progettare, colleziono' diversi primati di velocita' ascensionale: 6.000, 8.000, 12.000 metri. Con il Griffon 2 un biennio piu' tardi stabili' il record mondiale di velocita' in circuito chiuso sui 100 chilometri, raggiungendo un picco di 1.640 km/h.
Nato a Marsiglia nel 1921, laureatosi in Ingegneria al prestigioso Politecnico di Palaiseau, presso Parigi, Turcat durante la II Guerra Mondiale entro' in Aviazione con le forze della Francia Libera. Servi' anche in Indocina come comandante operativo, pilotando in prima persona cargo e aerei di soccorso. Pur essendo da sempre completamente calvo e senza barba ne' baffi, amici e collaboratori lo chiamavano scherzosamente 'il Gran Turco', giocando sul cognome. I suoi interessi, che lo spinsero a laurearsi anche in lettere e a diventare libero docente di Arte Cristiana, si focalizzarono ben presto sulla nascente industria spaziale. Inizio' a concepire modelli sempre piu' sofisticati. Nel suo curriculum accanto a piu' di seimila ore di volo annoverava tra l'altro lo 'Harmon Trophy', massimo riconoscimento americano nel settore, e poi la Legion d'Onore, la Medaglia dell'Aeronautica e la Croce di Guerra, i titoli di grand'ufficiale dell'Ordine Nazionale del Merito e di comandante dell'Impero Britannico. Fu anche eletto europarlamentare neo-gollista all'inizio degli anni '80, dopo essere stato vice sindaco di Tolosa, sua citta' d'adozione. La grande passione di Turcat rimase pero' sempre il Concorde, che difese a spada tratta anche in occasione del disastro del luglio 2000 a Roissy, costato 113 morti: nel 2010 fu persino chiamato in giudizio come teste tecnico. Nel 2003 fu ovviamente ospite d'onore a bordo del volo d'addio. Si era infine a vita privata nel tranquillo entroterra provenzale, a Beaurecueil, dove curava i propri archivi. (AGI)
(5 gennaio 2016)