(AGI) - Los Angeles, 18 dic. - C'e' Pyongyang dietro le minaccedi hacker che hanno costretto Sony Pictures di annullare per ilmomento l'uscita del film 'The Interview', prevista per Natale.Lo ha affermato una fonte anonima del governo americano. Ilfilm e' una commedia sul dittatore nordcoreano Kim Jong Un condue giornalisti reclutati dalla Cia per assassinarlo. Dopo unattacco cibernetico ai computer della compagnia lo scorso mese,gli hacker avevano rivolto le loro attenzioni alle salecinematografiche, dov'era attesa la proiezione del film,minacciandole di ritorsioni nel caso avessero deciso dimetterlo in programmazione. E' stata la catena cinematografica,avvertita dal Fbi, a fare pressioni sul colossodell'entertainment affinche' ritirasse la pellicola. "Sony nonha per il momento alcun piano futuro per quel che riguarda lasua distribuzione", ha affermato una portavoce lasciandonell'incertezza chi si aspetta che il film, costato 44 milionidi dollari, venga proiettato anche dopo Natale nei cinema otrasmesso attraverso i canali on demand. La Corea del nord hafatto sapere di non aver a che fare con l'attacco ne' con leminacce ma Washington, pur senza formulare alcuna accusaformale ed esplicita, indica in Pyongyang il responsabile diquanto avvenuto e ha assicurato, ha detto la portavoce delConsiglio di sicurezza nazionale, Bernadette Meehan, "stavalutando la reazione da mettere in campo". (AGI)