Roma - Nonostante l'avanzare della decarbonizzazione, il petrolio resta centrale nel soddisfacimento della domanda di energia primaria italiana, in particolare nel settore dei trasporti. E' quanto afferma l'Up che ha pubblicato le sue "Previsioni di domanda energetica e petrolifera italiana 2017-2030". Nel dettaglio, la domanda di energia primaria complessiva dovrebbe attestarsi nel 2030 a 159,6 Mtep, un volume quasi equivalente a quello del 1988, con una notevole presenza di rinnovabili che dovrebbero coprire oltre il 24% della domanda totale rispetto al 34,6% del gas naturale e a circa il 33% del petrolio.
Le emissioni di CO2 al 2030 dovrebbero risultare piu' basse del 27% rispetto al 1990 ed inferiori del 35% rispetto al 2005. Quelle derivanti dai prodotti petroliferi nel 2030 saranno inferiori di circa il 50% rispetto al 1990. La domanda petrolifera risentira' naturalmente del progressivo affermarsi di forme di mobilita' alternative, con un volume al 2030 stimato intorno ai 55 MTonn, ossia 4,6 MTonn in meno rispetto ad oggi.
Quanto all'evoluzione del parco auto effettivamente circolante, al 2030 si prevede una consistenza pari a 33,7 milioni di unita', piu' o meno quella attuale, dopo avere raggiunto un picco di 34,2 milioni nel periodo 2018-2022. Il parco a gasolio e' stimato crescere lievemente fino al 2020 per raggiungere un peso sul totale di circa il 45% (rispetto al 44% attuale), per poi ridimensionarsi negli anni successivi e giungere al 2030 al 38%.
Le vetture con alimentazione gpl e metano consolideranno la loro presenza, mentre per le ibride e' prevista una notevole diffusione che le fara' passare dai 106.000 pezzi del 2016 ad oltre 3.000.000 nel 2030. Le auto elettriche pure, non ancora sostenute da salti tecnologici determinanti quanto piuttosto da iniziative a livello locale e da incentivi pubblici, dovrebbero passare dalle 5.000 attuali a circa 300.000 nel 2030. Promettenti gli sviluppi per le auto plug-in, soprattutto a benzina, stimate al 2030 intorno alle 400.000 unita'.
In conseguenza di cio', il parco a benzina (escludendo le ibride), nel 2030 si attestera' a poco piu' di 13 milioni di veicoli (rispetto ai circa 16 milioni attuali), con un'efficienza molto maggiore dell'attuale.
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