Roma - Nei primi nove mesi del 2016 Eni ha conseguito un risultato operativo adjusted di 1,03 miliardi, in flessione di 2,82 miliardi (-73%) "per effetto del peggioramento dello scenario (-3,3 miliardi euro) e della fermata di Val d'Agri. E' quanto si legge in un comunicato del gruppo in cui si sottolinea che "i minori costi e le azioni di efficienza messe in atto per contrastare lo scenario negativo hanno portato un beneficio di 1 miliardo". Nel terzo trimestre il risultato operativo adjusted è stato pari a 0,26 miliardi di euro, in flessione di -0,5 miliardi (-66%) per effetto del peggioramento dello scenario (-0,6 miliardi) e della fermata di Val d'Agri. I minori costi e le azioni di efficienza messe in atto per contrastare lo scenario negativo hanno portato un beneficio di 0,1 miliardi.
Descalzi "Prosegue successo esplorazione"
Il risultato netto adjusted, nei nove mesi, e' risulato pari a -0,80 miliardi di euro (-0,48 miliardi nel trimestre). Il risultato netto è stato pari a -1,39 miliardi di euro nei nove mesi (-0,56 miliardi euro nel trimestre). Il Cash flow (flusso di cassa netto da attività operativa) si è attestato a 4,43 miliardi di euro nei nove mesi (-38%) mentre nel trimestre è stato di 1,33 miliardi (-19%). Il FCF (Free cash flow, flusso di cassa netto da attività operativa dedotti gli investimenti e compreso il flusso di cassa dei disinvestimenti) è stato positivo nei nove mesi in tutti i business mid-downstream nonostante lo scenario sfavorevole mentre l'indebitamento finanziario netto a è stato di 16 miliardi. Il leverage (rapporto tra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto) è aumentato a 0,32 al 30 settembre 2016 rispetto a 0,29 al 31 dicembre 2015. (AGI)