(AGI) - Roma, 15 giu. - Simest, societa' per l'internazionalizzazione delle imprese italiane del Gruppo Cdp, porta l'energia rinnovabile in Uganda, supportando con le proprie risorse lo sviluppo estero della Pac Spa di Bolzano e Brescia, attiva da 40 anni nel settore dell'energia e delle costruzioni. Simest, spiega una nota, entrera' nel capitale di una societa' di diritto ugandese promossa da Pac Spa, che sara' impegnata con l'African Renewable Energy Fund nella realizzazione di un impianto idroelettrico di potenza pari a 41 MW nel Nord dell'Uganda (Achwa River Hydroelectric generation plant). L'impegno di Simest sara' fino a 4,25 milioni di euro (40% del capitale).
La realizzazione dell'impianto, si legge ancora nel comunicato, rappresenta un primo step di un programma che prevede successivamente la realizzazione di una seconda centrale ugandese che portera' la potenza complessiva a 83 MW e che - oltre a Siemst - vedra' impegnate in futuro altre Development Finance Institutions europee. Con l'operazione Siemst raggiunge il doppio obiettivo di supportare lo sviluppo internazionale del partner italiano Pac e di contribuire a generare ricadute positive sul Paese africano, sia in termini di infrastrutturazione, sia di impatto ambientale.
In particolare, grazie all'intervento di Simest, Pac - azienda di medie dimensioni - si internazionalizza e, oltre alle attese di ritorno sull'equity del progetto, acquisisce una commessa per le opere civili necessarie a realizzare il progetto pari a circa 58 milioni di dollari, che sara' sviluppata con attivita' di engineering italiana e con diversi addetti e macchinari provenienti dall'Italia. L'impianto - che sara' realizzato impiegando la forza lavoro locale, sia in fase di costruzione, sia in fase di esercizio - sorgera' a circa 50 km dal Sud Sudan, in una regione dell'Uganda caratterizzata da elevati tassi di poverta' e sottosviluppo e garantira', nel lungo termine, disponibilita' di energia ad un prezzo molto contenuto, creando un contesto attrattivo per lo sviluppo di attivita' nell'area. E'previsto il collegamento dell'impianto alla rete attraverso una linea di trasmissione che migliorera' la connessione con la rete nazionale delle citta' poste nell'area e diventera' la prima parte di una dorsale transfrontaliera dedicata all'integrazione della distribuzione energetica con i Paesi adiacenti. Per quanto riguarda lo sviluppo delle infrastrutture di trasporto, saranno costruiti o migliorati 40 km di strade che rimarranno a disposizione per uso pubblico, influendo positivamente sulla viabilita' locale. Inoltre, la stessa Pac Spa - che nell'operazione e' stata assistita in qualita' di advisor da Va Tech Finance - sponsorizzera' alcuni progetti a beneficio della comunita' locale, come la realizzazione di pozzi artesiani. Infine, trattandosi di produzione di energia da fonte rinnovabile, l'impianto - oltre a non produrre inquinamento localizzato - consentira' di ridurre l'impatto del sistema elettrico ugandese sul clima. Il risparmio, in termini di riduzione delle emissioni, e' stato stimato in oltre 110.000 ton CO2/anno. (AGI)
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