(AGI) - Roma, 30 mag. - Da oggi per cinque giorni a Roma, 450 fra i maggiori scienziati ed esperti a livello mondiale nella ricerca sulla fusione nucleare discuteranno dei progressi e delle novita' piu' rilevanti nel percorso per riprodurre i meccanismi dell'energia delle stelle e garantire una fonte inesauribile, sicura e pulita, in grado di soddisfare consumi energetici in costante crescita. L'evento, spiega una nota, e' organizzato dall'Enea, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, leader nella gigantesca sfida della fusione che vede il nostro Paese in prima fila nei programmi internazionali Iter, Demo, Broader Approach e nell'agenzia Ue Fusion for Energy (F4E). Il Centro Ricerche Enea di Frascati, polo di eccellenza mondiale visitato anche da Bill Gates, e' coordinatore nazionale per il progetto Iyrt (International Thermonuclear Experimental Reactor), la macchina per la fusione in via di realizzazione in Francia, a Cadarache.
"Le ricadute scientifiche ed economiche sono di grande rilievo", prosegue la nota, "ad oggi oltre un miliardo di euro per le imprese italiane che realizzano i componenti (tra cui Ansaldo Nucleare, ASG Superconductors, Walter Tosto e Simic): si tratta di quasi il 60% del valore delle commesse europee per la produzione della componentistica ad alta tecnologia. E l'obiettivo e' di generare nuovi contratti per altre centinaia di milioni di euro nei prossimi 5 anni".
"Ma la vera sfida che il nostro Paese sta cercando di giocare e' di conquistare un progetto Ue da 500 milioni di euro per realizzare in Italia una macchina sperimentale, il Divertor Test Tokamak (Dtt), per fornire risposte scientifiche, tecniche e tecnologiche cruciali nel settore delle fonti energetiche innovative che Enea svilupperebbe in collaborazione con Cnr, Infn, Create (Consorzio di Ricerca per l'Energia, l'Automazione e le Tecnologie dell'Elettromagnetismo) e molte tra le piu' prestigiose Universita' italiane", sottolinea ancora l'Enea, "il governo italiano ha incluso il progetto, pietra miliare nella road map verso la fusione nucleare, fra le iniziative da finanziare con i fondi per la competitivita' recentemente attivati dal Piano Juncker.
"Il Dtt made in Italy", spiega Aldo Pizzuto, Direttore del Dipartimento Fusione dell'Enea,"sarebbe uno dei laboratori scientifici tra i piu' importanti al mondo dopo quello per Iter; coinvolgera' oltre 250 tra ricercatori e tecnici e dara' impulso all'industria nazionale con impatti significativi sia dal punto di vista occupazionale che di competitivita'".)
La tecnologia del Dtt made in Italy sarebbe la stessa utilizzata per Iter, ma con in piu' la possibilita' di effettuare test con materiali avanzati, utilizzando una tecnica brevettata dall'Enea. L'obiettivo e' di sperimentare soluzioni innovative destinate a risolvere una della maggiori criticita' del processo di fusione, ovvero lo smaltimento dell'energia nei reattori a fusione, tema centrale dell'evento di Roma.
Anche se in Italia si sono svolti nel recente passato eventi di grande rilevanza per la fusione, e' la prima volta che il nostro Paese ospita l'International Conference on Plasma Surface Interactions in Controlled Fusion Devices, giunto quest'anno alla sua ventiduesima edizione.
"Il fatto che la Conferenza sul plasma si svolga per la prima volta in Italia e' un riconoscimento importante, da parte della comunita' scientifica internazionale, dei progressi e dei risultati di assoluto rilievo che abbiamo ottenuto in questo settore. Un contributo significativo per la realizzazione del Dtt nel nostro Paese", spiega il ricercatore Enea Giorgio Maddaluno.
"Dtt rappresenta l'anello di congiunzione tra Iter, il piu' grande esperimento al mondo che dovra' dimostrare la possibilita' di ottenere plasma in grado di sostenere la reazione di fusione, e Demo, l'impianto dimostrativo il cui scopo principale sara' di produrre energia elettrica dalla reazione di fusione entro il 2050", aggiunge un altro ricercatore dell'agenzia, Flavio Crisanti. (AGI)
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