Roma - E' stato presentato oggi, in occasione della terza giornata della Tartaruga Marina, il progetto Eni "Vita in piattaforma", rivolto agli studenti delle scuole elementari e pensato per favorire la conoscenza della ricchissima flora e fauna del Mare Adriatico, in particolare la grande biodiversita' e gli habitat che si creano intorno alle piattaforme estrattive. Lo si legge in una nota. L'evento, che si e' svolto alla presenza delle Istituzioni locali e dei 140 piccoli alunni delle scuole elementari ravennati che hanno partecipato al progetto, si inserisce nel programma di iniziative promosse per la Giornata Europea della Biodiversità ed e' organizzato dalla Rete Regionale Emilia Romagna per la conservazione delle Tartarughe Marine e dei Cetacei presso la sede della Fondazione Onlus Cetacea. L'innovativo progetto scolastico, nato da un'idea di Eniscuola, in sinergia con il Distretto Centro-Settentrionale Upstream di Eni e in collaborazione con la Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) e la Fondazione Onlus Cetacea per la parte didattica, si propone di avvicinare i piu' giovani alla biologia marina attraverso attivita' di educazione ambientale e divulgazione naturalistica alla scoperta delle forme di vita nell'Adriatico.
Il progetto Vita in Piattaforma ha coinvolto per tutto l'anno scolastico 2015-2016 gli alunni di una classe IV presso 5 scuole primarie di Ravenna. Le sette classi coinvolte hanno svolto oltre 30 ore di laboratorio da ottobre a maggio, per un totale di 200 ore di attivita' complessiva in otto mesi, con l'obiettivo di capire cosa accade nelle profondita' del Mare Adriatico, studiandone la biodiversita' e l'habitat del tutto unico che si crea intorno alle piattaforme offshore. Per rendere maggiormente interattiva e dinamica la didattica, Eniscuola ha progettato una piattaforma multimediale (http://vitainpiattaforma.eniscuola.net) cosi' da utilizzare i linguaggi a cui gli studenti sono piu' abituati, quelli delle tecnologie, e ha previsto l'uso di strumenti interattivi e numerose attivita' all'aperto, come il monitoraggio dell'ambiente costiero.
L'Adriatico e' un bacino straordinario dal punto di vista della biologia marina e in questo ambiente le piattaforme offshore sono diventate delle vere e proprie oasi di ripopolamento della fauna marina, dove, per il divieto di pesca e di transito natanti e grazie ai rigidi controlli ambientali eseguiti da Eni e dalle Autorita', trovano il loro habitat riproduttivo ideale tutte le principali specie marine della zona. (AGI)