(AGI) - Catania, 17 mag. - Una "Lectio magistralis" con un tema di grande attualita', "Quale futuro per i nostri mari" e' stata tenuta oggi pomeriggio al dipartimento di Scienze biologiche dell'universita' di Catania. Un workshop scientifico promosso da Eni nell'ambito delle Eni Award Lectures, un progetto che si inserisce all'interno delle iniziative del Premio Eni Award, punto di riferimento a livello internazionale per la ricerca nelle tematiche dell'energia e dell'ambiente, che ogni anno porta in Italia alcuni tra i piu' importanti ricercatori del mondo. L'evento fa parte del Programma di sviluppo dell'area di Gela siglato con il Protocollo di Intesa tra Eni, Regione Sicilia e diversi attori istituzionali presso il ministero dello Sviluppo economico il 6 novembre 2014. Nell'ambito dell'Accordo, che prevede un piano di investimenti quadriennale pari a 2,2 miliardi di euro su diverse linee di intervento industriale per il rilancio del territorio, si inseriscono anche le attivita' di collaborazione per la realizzazione di iniziative legate all'ambiente e orientate allo sviluppo di tecnologie innovative. Tra i relatori che hanno affrontato il tema della protezione dell'ambiente marino, Roberto Danovaro, professore dell'Universita' Politecnica delle Marche, presidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, e Alberto Maliardi responsabile Eni Research and Technological Innovation for Drilling and Completion. Tra i presenti Luigi Ciarrocchi, responsabile del progetto di Gela per Eni. Nel corso degli interventi Eni ha illustrato l'attivita' di ricerca di frontiera e le tecnologie sviluppate per migliorare la sostenibilita' del business in ambito offshore. Tecnologie che permettono di ampliare e ottimizzare le attuali capacita' di monitoraggio e di intervento nell'ambito dell'ambiente marino. In particolare, e' stato illustrato il sistema integrato "Blue Sea Technologies" composto dal Clean Sea, sistema autonomo e robotizzato per il monitoraggio e le ispezioni sottomarine, dal Dual Rov - Killing System e dal Rapid CUBE, sistemi legati alla sicurezza delle operazioni in mare profondo. A tal proposito, nel 2015 e' stato realizzato a Gela il "Safety Competence Center", centro di formazione per la sicurezza per le operazioni, dove sono state dislocate le tre tecnologie e rese disponibili a tutti i siti di Eni. (AGI)
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