(AGI) - Washington, 2 mag. - Halliburton e Baker Hughes hanno abbandonato il progetto di fusione che avrebbe strappato a Schlumberger la palma di maggiore societa' di servizi petroliferi statunitense. A mettere la parola fine sulla trattativa, avviata nel novembre 2014 e complicata dall'immediatamente successivo crollo del prezzo del greggio, e' stato lo scorso 6 aprile il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, secondo il quale l'operazione "minaccia di eliminare la concorrenza, alzare i prezzi e ridurre l'innovazione del settore".
"Le difficolta' nell'ottenere le autorizzazioni normative restanti e le condizioni generali dell'industria, che hanno danneggiato in maniera grave il quadro economico dell'affare, hanno portato alla conclusione che chiudere e' la migliore opzione", ha commentato il numero uno di Halliburton, Dave Lesar. "E' stata una transazione estremamente complessa e globale e, alla fine, non e' stato possibile trovare una soluzione che soddisfacesse le preoccupazioni delle autorita' antitrust, sia in Usa che altrove", ha chiosato il presidente e ad di Baker Hughes, Martin Craighead. Come conseguenza della rottura della trattativa, Halliburton dovra' versare a Baker Hughes entro il 4 maggio una penale da 3,5 miliardi di dollari. (AGI)
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