(AGI) - Madrid, 28 mar. - Il gigante delle energie rinnovabili spagnolo Albengoa ha annunciato di aver ottenuto altri sette mesi di tempo dai creditori per ristrutturare il proprio debito ed evitare il fallimento. Il 75,04% dei creditori ha aderito alla proposta avanzata a meta' marzo dal gruppo andaluso di sottoscrivere una clausola di 'congelamento' che impedisce la vendita delle partecipazioni fino al prossimo autunno. Era necessario il consenso del 60% per poterla registrare presso il Tribunale del commercio di Siviglia ed evitare, almeno momentaneamente, il crack, che sarebbe uno dei maggiori in Europa in questi ultimi anni.
L'accordo, si legge in una nota dell'azienda, "e' una tappa chiave nel processo di ristrutturazione di Albengoa e permettera' ala societa' di condurre a buon fine il proprio piano di sostenibilita' economica e finanziaria". Il progetto di ristrutturazione del debito e' stato gia' approvato dal 40% dei creditori e prevede una riduzione dell'indebitamento a 4,9 miliardi di euro, dai 9,4 miliardi di fine 2015.
Albengoa, che alla fine dell'anno scorso impiegava 28.700 persone a livello mondiale, si concentrera' su un numero piu' ristretto di attivita'. Il gruppo ha gia' previsto di vendere le proprie partecipazioni nel settore dei biocarburanti e chiedera' che le sue filiali negli Stati Uniti vengano messe sotto il Capitolo 11, la protezione prevista dalla legge fallimentare.
Con questo nuovo rinvio, si legge ancora nel comunicato del gruppo, "Albengoa potra' raggiungere il 75% di adesioni necessarie per ottenere l'accordo finale" sulla ristrutturazione. Il gruppo, in difficolta' ormai da diversi mesi a seguito di una campagna di investimenti eccessivamente espansiva, ha dichiarato la propria situazione pre-fallimentare a fine novembre scorso e il Tribunale aveva dato tempo fino a oggi per trovare un accordo con i creditori. (AGI)
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