(AGI) - Washington, 24 mar. - Gli investimenti in energie rinnovabili effettuati dalle economie emergenti nel 2015 hanno superato per la prima volta quelli dei cosiddetti paesi "sviluppati". E' quanto risulta da un rapporto delle Nazioni Unite. Secondo lo studio, su un totale di 286 miliardi di dollari investiti (nel 2004 erano meno di 50 miliardi), cifra record, oltre la meta' sono giunti da paesi considerati "emergenti", con India e Cina a guidare l'ondata verde per contrastare l'impatto ambientale di un mix energetico dove il carbone ha ancora un ruolo preponderante.
"Le rinnovabili stanno diventando sempre piu' centrali nei nostri stili di vita a bassa emissione", sottolinea Achim Steiner, direttore dell'Unep (United Nations Environment Programme), coautore del rapporto, "la cosa e' importante e' che nel 2015 per la prima volta gli investimenti in rinnovabili sono stati piu' elevati nei paesi in via di sviluppo che in quelli sviluppati". Ad aver accelerato la transizione e' soprattutto il drastico abbassamento dei costi di generazione.
Dal rapporto emerge inoltre come le rinnovabili da sole nel 2015 abbiano prodotto una capacita' aggiuntiva pari a tutte le altre tecnologie insieme, compresi il nucleare e l'idroelettrico sopra i 50 megawatt. A fare la parte del leone, come sempre, il fotovoltaico, con 118 gigawatt di nuova capacita', a fronte dei 56 Gw dell'eolico e ai ben piu' modesti contributi di biomasse, geotermia e solare termodinamico. (AGI)
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