(AGI) - Istanbul, 23 mar. - L'Iraq non ha intenzione di riprendere a pompare petrolio attraverso l'oleodotto che arriva in Turchia fino a quando non sara' raggiunto un accordo con il governo regionale del Kurdistan (KRG). La notizia e' stata data dal ministro per la gestione delle risorse petrolifere dell'Iraq Abdel Mahdi, che attraverso il proprio account, ha confermato la sospensione della fornitura di petrolio diretta in Turchia attraverso il KRG. La North Oil Company, compagnia di stato irachena, garantiva una scorta di 150 mila barili al giorno, che dai campi di Kirkuk, attraverso il Kurdistan iracheno, giungeva fino alla raffineria di Ceyhan, sulla costa mediterranea della Turchia. Il ministro Mahdi ha poi spiegato che Baghdad riprendera' a pompare greggio "se si trovera' un nuovo accordo o se si tornera' a quanto stabilito in precedenza". In base al precedente accordo il KRG si impegnava a garantire 550 mila barili di greggio al giorno alle compagnie petrolifere di Baghdad, in cambio di una fetta del budget federale pari al 17%. Le forniture sono cessate nel settembre 2015, di conseguenza, ha concluso il ministro, il KRG non ha piu' ricevuto fondi statali. (AGI)
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