(AGI) - Riad, 23 feb. - Continua a suscitare pochi entusiasmi la proposta russo-saudita di un congelamento della produzione di greggio ai livelli di gennaio che argini la caduta dei prezzi. Dopo il sostanziale disimpegno di Iraq e Iran (il cui ministro del Petrolio, Bijan Zanganeh, ha oggi definito l'iniziativa "uno scherzo molto divertente"), si e' infatti concluso senza risultati concreti anche il vertice tenutosi oggi a Riad tra il re saudita Salman, il presidente nigeriano Muhammad Buhari e i vice ministri del Petrolio dei due paesi.
Secondo una nota dell'ufficio di Buhari, le due nazioni "si sono impegnate a fare tutto il possibile per stabilizzare i mercati e risollevare il prezzo del petrolio". Non viene pero' fatta alcuna menzione di un'adesione di Abuja all'iniziativa, sebbene molti analisti la ritengano probabile nell'immediato futuro. La Nigeria, insieme al Venezuela (uno dei quattro paesi promotori della cosiddetta 'intesa di Doha' insieme a Russia, Arabia Saudita e Qatar), e' stato infatti uno dei paesi colpiti piu' duramente dal tracollo delle quotazioni, che ha costretto il paese africano a chiedere un prestito d'emergenza alla Banca Mondiale. L'opposizione di Teheran e Baghdad, che non vogliono cedere quote di mercato a Riad, rende pero' al momento difficile un accordo che sia davvero risolutivo. (AGI)
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