(AGI) - Teheran, 23 feb. - La proposta russo-saudita di un congelamento della produzione di greggio ai livelli di gennaio, allo scopo di arginare la caduta dei prezzi, e' uno "scherzo". Il lapidario giudizio e' del ministro del Petrolio iraniano, Bijan Zanganeh. "Alcuni paesi vicini hanno aumentato la produzione negli anni a 10 milioni di barili al giorno, li esportano e poi chiedono di congelare tutti insieme la produzione", ha dichiarato Zanganeh all'agenzia Isna, con un chiaro riferimento ai sauditi, "loro congelano la produzione a 10 milioni di barili al giorno e noi a un milione: e' uno scherzo molto divertente".
Zanganeh, cosi' come il suo omologo iracheno, avevano reagito solo con una fredda approvazione formale all'iniziativa di Russia, Arabia Saudita, Venezuela e Qatar. Sarebbe del resto irrealistico aspettarsi che l'Iran, con le sanzioni occidentali appena ritirate, rinunci all'obiettivo di aumentare l'output a da un milione a un milione e mezzo di barili al giorno in una congiuntura che ha visto i maggiori produttori pompare piu' greggio possibile per reagire al calo dei ricavi, a cominciare da Mosca e Riad. "C'e' spazio per discutere", ha aggiunto Zanganeh, chiarendo pero' che Teheran non ha la minima intenzione di "cedere quote di mercato". (AGI)
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