Il 60% dei voli Alitalia è stato cancellato a causa dello sciopero dei dipendenti, proclamato dai sindacati contro il piano industriale presentato dalla compagnia che prevede pesanti tagli al personale e alle retribuzioni. Opereranno regolarmente i voli previsti nelle fasce di garanzia: dalle 7.00 alle 10.00 e dalle 18.00 alle 21.00.
I perché dello sciopero
"Per dire 'NO' a un piano industriale non credibile e che mira alla sola sopravvivenza di brevissimo periodo senza gettare alcuna base di rilancio".
"Per il tentativo di ricatto che vorrebbe che i lavoratori si assumessero loro la responsabilità del fallimento del progetto 'Compagnia a cinque stelle' varato nel 2014 dalla gestione Etihad"
"Perché nella trattativa che partirà il 6 aprile, azionisti e Governo facciano la loro parte per far sì che Alitalia esca da questa crisi senza far pagare ai lavoratori un conto che non spetta loro pagare".
(UilTrasporti)
I numeri della trattativa
Il piano industriale presentato lo scorso 17 marzo da Alitalia ai sindacati prevede:
- 2.037 esuberi
- Un taglio di circa un terzo delle retribuzioni (32% per i piloti, 28% assistenti di volo corto-medio raggio e 22% per assistenti su voli a lungo raggio)
- Una riduzione della flotta di aerei a medio raggio a fronte dell'arrivo di 7 velivoli a lungo raggio nell'arco del piano 2017-2021
Nel corso della trattativa è poi emerso che la crescita della flotta a lungo raggio sarebbe di 14 aeroplani:
- uno nel 2017 e nel 2018
- 3 nel 2019
- 7 nel 2020
- 2 entro il 2021
Sempre riguardo alla flotta, l'Alitalia ha chiarito che dei 20 aeroplani destinati a uscire 13 sono già inutilizzati. E' stato poi annunciato che, nell'arco di piano, la flotta a medio raggio sarebbe potenziata con l'arrivo di 7 nuovi aerei.
Sul fronte degli esuberi, tutti relativi al personale di terra:
- 1.338 riguardavano i contratti a tempo indeterminato (633 dovrebbero uscire dall'azienda per l'esternalizzazione delle relative attività)
- 558 i contratti a tempo determinato (103 per esternalizzazione)
- 141 il personale all'estero (77 dei quali nelle attività destinate a essere cedute in outsourcing).
In altre parole, 813 lavoratori dovrebbero uscire da Alitalia per continuare a svolgere la stessa attività ma per un'azienda diversa.
La perdita di posti di lavoro riguarderebbe 1.224 dipendenti:
- 705 a tempo indeterminato
- 455 con contratto a termine
- 64 all'estero
Per limitare i disagi
- Piano straordinario - Il 92% dei passeggeri coinvolti è stato riprotetto su voli alternativi, oltre la metà dei quali con collegamenti in partenza in giornata.
- La Compagnia invita i viaggiatori in possesso di un biglietto a verificare lo stato del proprio volo, prima di recarsi in aeroporto, chiamando il numero verde 800.65.00.55 (dall'Italia) o il numero +39.06.65649 (dall'estero), oppure contattando l'agenzia di viaggi presso cui hanno acquistato il biglietto.
- Sul sito alitalia.com è inoltre disponibile la lista completa dei voli cancellati.
- Previsto un rafforzamento del proprio personale negli aeroporti di Roma Fiumicino e Milano Linate per assicurare la massima assistenza ai clienti.
- Incrementato il numero degli addetti al call center.
- Impiegati aerei più capienti, sia sulle rotte domestiche che su quelle internazionali, per trasportare un numero maggiore di passeggeri.