Roma - Gli italiani sempre piu' amanti di pollo e tacchino. Nel 2016 il consumo pro-capite di carne bianca in Italia e' salito a 21,01 kg, di cui 15,33 Kg di carne di pollo e 4,44 Kg di carne di tacchino. Considerando anche quello di carne di gallina e altre specie avicole, l'aumento del consumo di carni bianche e' cresciuto del +2,7% rispetto all'anno precedente.
Sono i dati su produzione e consumi di carni bianche italiane diffusi da UNAITALIA (Unione nazionale delle filiere della carni e delle uova), secondo cui nel 2016 la produzione di carni avicole in Italia e' stata pari a 1.389.000 tonnellate, con un netto balzo in avanti rispetto al 2015 (+5,1%). L'aumento ha riguardato sia la produzione di pollo, che ha registrato un aumento del +5,6% (981.000 tonnellate contro le 929.000 del 2015), che quella di tacchino, che con le 331.000 tonnellate prodotte nel 2016 fa segnare un +5,8% rispetto all'anno precedente, un segnale di netta ripresa dopo alcuni anni di trend incerto.
I numeri relativi ai consumi riflettono quelli della produzione e indicano nel complesso un aumento pari al +2,7%. In particolare il consumo di carne di pollo ha registrato un incremento pari al 3,0%, cosi' come i consumi di carne di tacchino (+3,2%), mentre le altre carni avicole registrano lievi cali.
"Il 2016 - spiega Aldo Muraro, Presidente di Unaitalia - e' stato un anno positivo per consumi ma non per redditivita'. Infatti, le quotazioni medie 2016 del pollo hanno registrato un sensibile ribasso rispetto al 2015, cui si e' aggiunta una forte flessione anche nelle quotazioni del tacchino. La pressione dell'offerta, unitamente alle dinamiche di mercato dei prodotti freschi, in Italia, ma soprattutto in Europa, sta comprimendo e quasi soffocando una domanda certamente in aumento, ma non in grado di assorbire tutta l'offerta. Si prevede un 2017 con una produttivita' in leggero aumento ma controverso sotto l'aspetto economico".