Roma - Soddisfazione per l'accordo raggiunto, che dimostra ancora una volta il grande senso di responsabilita' che appartiene alle parti sociali agricole. Cosi' la Cia-Agricoltori Italiani sul rinnovo del contratto nazionale di lavoro per quadri e impiegati dell'agricoltura, siglato ieri sera, che riguarda circa 20 mila lavoratori e piu' di 5 mila aziende.
L'adeguamento retributivo del 2,5% rappresenta un risultato equilibrato -spiega la Cia- riconoscendo un adeguamento delle retribuzioni dei lavoratori senza compromettere la sostenibilita' delle imprese agricole, messa gia' a rischio da eventi drammatici come i ripetuti eventi sismici e il maltempo eccezionale, nonche' dal costante calo dei prezzi sui campi.
Infine -conclude la Confederazione- come ulteriore elemento di valutazione, questo rinnovo si pone in un quadro coerente con i rinnovi dei contratti provinciali degli operai agricoli, che stanno avvenendo in questi giorni su tutto il territorio nazionale.
Il rinnovo siglato da tutte le organizzazioni datoriali e di rappresentanza del mondo del lavoro si contraddistingue ? sottolinea invece la Coldiretti - in termini di contenuti in una riconferma e rafforzamento del sistema di welfare contrattuale oltre alla integrale riconferma degli assetti contrattuali esistenti. Di rilevante importanza - precisa la Coldiretti - l'allineamento alle effettive necessita' delle imprese: dei livelli di flessibilita' nella gestione del rapporto in termini di monte ore di straordinario sia annuale che giornaliero e settimanale, del regime di flessibilita' multi periodale e di regolazione del rapporto a termine. In ordine ai risultati del negoziato lo sforzo profuso in sede di trattativa al fine di creare i necessari spazi di rinnovamento e semplificazione, oltre ad aver avuto esito positivo, non ha prodotto alcuna particolare compromissione a riguardo l'entita' degli aumenti salariali risultati assolutamente compatibili e congrui rispetto alla congiuntura economica che - conclude la Coldiretti - attraversa in complesso il sistema agricolo, ne' alle concessioni alla controparte sindacale per molta parte legate al sistema di protezione sociale dei lavoratori.