Roma - Lo chef Andrea Mainardi, bresciano, giovane, spigliato, decisamente sopra le righe, che e' sempre riuscito a interpretare con estro e simpatia le eccellenze della cucina italiana, e' il nuovo testimonial del Consorzio Tutela Valtellina Casera e Bitto. Una scelta - spiegano- che non poteva scegliere testimonial piu' accattivante per rilanciare la DOP Valtellina Casera grazie allo slogan con il quale gia' aveva fatto notizia quasi un decennio fa, il malizioso "In Valtellina?lo facciamo tutti i giorni!".
Un messaggio ancora valido perche' certe cose in effetti, non cambiano: in Valtellina si fa ancora tutti i giorni?il formaggio!
Il Valtellina Casera DOP, circa 180.000 forme prodotte ogni anno nei caseifici di fondovalle, e' un formaggio delicato, perche' si ottiene a partire da latte vaccino parzialmente scremato, ed e' naturalmente a ridotto contenuto di lattosio. Le sue origini risalgono al 1500, quando piu' allevatori univano il loro latte per effettuare una lavorazione collettiva nelle latterie turnarie e sociali, una realta' di "filiera" che sopravvive ancora oggi perche' degli oltre 150 soci aderenti al Consorzio la maggioranza assoluta sono allevatori che producono il latte che 12 aziende casearie trasformano poi questo ottimo formaggio.
Il Valtellina Casera incontra il gusto e le esigenze nutrizionali di quei consumatori che preferiscono un prodotto caseario meno grasso, piu' digeribile. Una forma , spiega il Consorzio, pesa da 7 a 12 kg., la sua crosta e' sottile ma consistente, e la pasta, di colore dal bianco al giallo paglierino, e' morbida e presenta un'occhiatura fine e diffusa. La stagionatura del formaggio, che verra' poi marchiato a fuoco da Consorzio, viene protratta per un minimo di 70 giorni, e con un Valtellina Casera giovane e' possibile creare mille diverse ricette. Il sapore in questo caso e' infatti dolce, sa di latte, e si sposa perfettamente con il piu' intenso grano saraceno per dar vita al piatto principe della tradizione valtellinese, i pizzoccheri.
Con il procedere della maturazione il Valtellina Casera DOP acquista invece aromi decisamente piu' strutturati e intensi e la pasta diventa piu' consistente: ideale, in questo caso, consumarlo da solo, magari in abbinamento a mieli e marmellate "made in Valtellina", oppure aggiungerlo in scaglie sulle ricette piu' saporite. Ecco allora il Ricettario, firmato Mainardi, con tanti spunti interessanti ed anche easy, per piatti veloci ma stuzzicanti, da mezzogiorno o da serata un po' gourmet a seconda dell'occasione, ma tutti con quel pizzico di gusto in piu' dato dal Valtellina Casera DOP. E allora via libera alla calamarata (la pasta) con carciofi e Valtellina Casera, alla tarte tatin di cipolle, al plumcake salato?e tanto altro.