Pordenone - Creare punti di raccolta di dimensioni ridotte nelle aree montane della regione dove poter conferire il latte, venendo cosi' incontro alle esigenze dei piccoli allevatori che operano in zone disagiate del Friuli Venezia Giulia. A cio' serviranno i "frigoriferi collettivi", strutture che hanno passato il vaglio e sono state approvate di recente dalla giunta regionale, su proposta dell'assessore alla Salute Maria Sandra Telesca, di concerto con il collega alle Attivita' produttive Sergio Bolzonello. Questa iniziativa nasce dalla volonta' dell'esecutivo di semplificare gli adempimenti burocratici nelle realta' rurali montane che si trovano in particolari aree disagiate. Inoltre il provvedimento consente anche di valorizzare il ricco patrimonio culturale che appartiene alle zone montane della regione, salvaguardando le produzioni gastronomiche locali e - al tempo stesso - mantenendo viva la tradizione agro-zootecnica di questi luoghi. I frigoriferi collettivi devono essere semplicemente registrati e, dal punto di vista gestionale, devono essere correlati a gruppi organizzati di conferimento o a stabilimenti di trasformazione. I requisiti minimi richiesti, a tutela delle produzioni alimentari, sono quelli previsti per lo stoccaggio del latte, fermi restando quelli legati alla temperatura e la tracciabilita' per ogni singolo conferitore. A cio' si aggiunge anche la responsabilita' in capo ad un unico operatore del settore alimentare.