Jobs act, la riforma appesa al filo della Consulta
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Jobs act, la riforma appesa al filo della Consulta
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  • Chi espone le ragioni pro-referendum - Vittorio Angiolini e Amos Andreoni, in rappresentanza del comitato promotore
  • Chi espone le ragioni contro - Vincenzo Nunziata, avvocato dello Stato in rappresentanza della Presidenza del Consiglio

La posizione dell'Avvocatura dello Stato

  1. Ha "carattere surrettiziamente propositivo e manipolativo" quello riguardante il 'cuore' del Jobs act, ossia le norme sui licenziamenti illegittimi e un eventuale "esito positivo" della consultazione referendaria sulla responsabilità solidale negli appalti "condurrebbe a condizioni di incertezza normativa".
  2. Il referendum sui voucher potrebbe determinare un vuoto normativo e toglierebbe regolamentazione a tutte quelle prestazioni che non sono già contemplate nella normativo in vigore". Il "proposito referendario - evidenzia l'Avvocatura - non è tanto quello di sopprimere i voucher, quale strumento di remunerazione e disciplina del lavoro accessorio, ma di abolire lo stesso istituto del lavoro accessorio".

Le ragioni della Cgil

Il capitolo voucher e la modifica del Parlamento

I tempi per la decisione della Consulta

Cosa succede dopo

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