Milano - Monte dei Paschi di Siena annuncia la Offerta pubblica di acquisto volontaria, di 11 bond subordinati per circa 4,3 miliardi di euro. L'offerta è subordinata all'obbligo di reinvestire in nuove azioni nell'ambito del piano di ricapitalizzazione che sarà sottoposto al voto dell'assemblea convocata a Siena per il 24 novembre. I prezzi di voncersione sono fissati all'85% del valore nominale per i bond Tier 1 (con l'eccezione di un bond prezzato al 20%) e al 100% per i bond Tier 2 . Mps prevede che il periodo di adesione all'offerta per la conversione, da concordare con la Consob, possa avere inizio entro la fine del mese.
E' una parte importante dell'attuazione del piano di salvataggio che comprende l'aumento di capitale da 5 miliardi di euro che sarà votato dall'assemblea. Se la conversione dei bond non andasse in porto nei termini previsti, le banche del consorzio per l'aumento di capitale potrebbero non sottoscrivere le quote inoptate e questo potrebbe portare alla chiusura dell'attività aziendale.
In Borsa il titolo è caduto del 5,502% a 0,2645 euro per poi essere sospeso per eccesso di ribasso.
"L’Offerta (LME) si inserisce nel contesto di una più ampia e complessa operazione, da ultimo approvata dal Consiglio di amministrazione di BMPS del 24 ottobre 2016 e resa nota al pubblico con comunicato stampa del 25 ottobre 2016 (quest'ultimo disponibile sul sito internet di BMPS, www.mps.it.) finalizzata a conseguire una soluzione strutturale per il proprio Portafoglio NPL e a realizzare il rafforzamento patrimoniale di BMPS".
Questa conversione dei bond è determinante perché "la Banca ha sottoscritto un accordo di pre-underwriting" con un consorzio di banche che si impegnano a garantire l'acquisto di eventuali quote inoptate dell'aumento di capitale. La riuscita di questa Opa sui bond è determinante perché l'impegno "a sottoscrivere il contratto di garanzia è, tra l’altro, soggetto a condizioni in linea con la prassi di mercato per operazioni analoghe". Per queste condizioni, se "l’LME non avesse un esito soddisfacente secondo il giudizio in buona fede di ciascuno dei membri del Consorzio che agiscono in qualità di Global Coordinators, verrebbe meno anche l’impegno dei Garanti a sottoscrivere un contratto di garanzia per l’eventuale ammontare dell’Aumento di Capitale non sottoscritto, e di conseguenza l’Offerente non riuscirebbe verosimilmente a portare a termine l’Aumento di Capitale".
E questo potrebbe significare la chiusura della banca: "Ove l’Offerente, per qualsivoglia ragione, non riuscisse a portare a termine l’Aumento di Capitale, non potrebbe completare il deconsolidamento del Portafoglio NPL. Ciò potrebbe comportare che il medesimo divenga soggetto ad azioni straordinarie da parte delle Autorità competenti, che potrebbero includere, tra le altre, l’applicazione degli strumenti di risoluzione degli enti creditizi".
Quindi, "BMPS potrebbe subire un grave pregiudizio per la propria attività, fino a compromettere la sussistenza dei presupposti per la continuità aziendale, nonché importanti effetti negativi sulla propria situazione economica, patrimoniale e finanziaria".