(AGI) - Roma, 26 ott. - Si tratta, ha sottolineato Martina, di "un'operazione importante di squadra, cosa di cui l'Italia ha bisogno". "Il soft power che possiamo esprimere attraverso la cultura e l'esperienza culinaria e' straordinario. Oggi presentiamo una tappa formidabile, in un percorso nato durante l'Expo, che verra' replicata: e' un'occasione incredibile per fare buona diplomazia attorno al tema del cibo". Il ministro delle Politiche agricole ha poi sottolineato la necessita' di "ancorare il tema a quello della protezione dei nostri produttori, delle nostre tipicita'. Le tante realta' dei nostri territori rappresentano lo scheletro fondamentale di riferimento dell'enogastronomia. Queste iniziative servono a rafforzare e tutelare meglio questo anello fondamentale della catena, spesso quello piu' debole".
E di "gioco di squadra" ha parlato anche Scalfarotto, puntando l'attenzione sul mettere "a sistema i fondi, attraverso l'Ice, in sinergia con le sedi diplomatiche, in una logica di sviluppo economico del Paese". "Italia - ha sottolineato il sottosegretario - ha potenzialita' straordinarie in molti settori" e "noi siamo pronti a cogliere le tante opportunita', anche quelle dell'e-commerce, arrivando direttamente al consumatore". In quest'ottica, "abbiamo cominciato a fare missioni per portare all'estero imprenditori anche di settori diversi per dimostrare che l'Italia e' capace di qualita' in settori trasversali". "Questa settimana - ha concluso - e' un modo per celebrare il patrimonio enogastronomico ma anche una leva di sviluppo economico, che ha il potenziale di diventare un grandissimo acceleratore per l'intera economia italiana".
Sforzo in cui e' fortemente impegnata anche la Rai, "parte di un gioco di squadra", come ha ricordato Campo Dall'Orto. La televisione italiana "puo' lavorare sulla relazione tra il racconto quotidiano e il retroterra di questo valore, il cibo con sistema culturale che c'e' dietro, permettendo di vedere questa attivita' attraverso mille prospettive diverse".
Tra le punte dell'eccellenza italiana nel mondo c'e' la famosa chef Cristian Bowerman, presidente della neonata Associazione degli ambasciatori del gusto. "E' vero, non abbiamo fatto sistema finora e ora vogliamo farlo. A vantaggio non solo di noi ambasciatori ma di tutta la ristorazione italiana, che racchiude cuochi, pizzaioli, pasticceri, gelatai". L'obiettivo, ha ricordato la Bowerman, "e' raccontare il territorio, valorizzandolo": il cuoco infatti "ha una responsabilita' sociale, raccontare un territorio, i suoi artigiani, i prodotti. Andremo nel mondo a farlo, con parole e tecnici. Vorremmo che la cucina italiana attraverso questa settimana riacquisti la posizione di trend setter nel mondo come giusto che sia". (AGI)
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