(AGI) - Roma, 26 ott. - Il cibo non e' solo un elemento della tradizione ma anche un'importante leva di crescita economica ed espressione di soft power, parte dell'iniziativa diplomatica in tutto il mondo. Da questa convinzione e' nata la Prima Settimana della Cucina Italiana nel mondo, presentata stamane a Villa Madama alla presenza del ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, insieme al collega delle Politiche agricole, Maurizio Martina, il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Ivan Scalfarotto, e il direttore generale della Rai, Antonio Campo Dall'Orto.
"E' la prima volta che la diplomazia entra in cucina con questo impegno in una grande operazione diplomatica, politica e culturale", ha affermato il titolare della Farnesina, ricordando che "dietro il marchio Italia c'e' un mondo straordinario, di grande importanza economica, con decine di miliardi di export". Ma la tradizione enogastronomica ha anche un "valore culturale perche' nel mondo si associa la bellezza, la tradizione, la storia alla nostra cucina, con una diffusione straordinaria: le decine di ristoranti italiani presenti ovunque nel mondo fanno parte della forza culturale, diplomatica e politica del nostro paese".
Dal 21 al 27 novembre si terranno 1.300 eventi in 105 paesi nel mondo, coordinati dalle 295 sedi diplomatiche, consolari e degli Istituti italiani di cultura, tra conferenze, iniziative promozionali, cooking show, degustazioni e cene a tema, concorsi, seminari tecnico-scientifici e mostre su design arre e fotografia legate al cibo. (AGI)
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