(AGI) - Roma, 26 ott. - Ben 43,4 milioni di italiani acquistano prodotti locali e a chilometri zero e tra questi 18 milioni regolarmente e 25,4 milioni di tanto in tanto con una decisa tendenza a caratterizzare la spesa dal punto di vista qualitativo, salutistico ma anche etico. E' quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo in occasione della divulgazione dei dati Istat sul commercio al dettaglio.
Il carrello della spesa e' diventato sempre piu' l'espressione di uno stile di vita con il 40,7% degli italiani che considera i prodotti a chilometro zero una garanzia di cibi freschi e sicuri in cucina e il 38,9% che li ritiene essere anche una soluzione per sostenere l'economia e lo sviluppo locale Nonostante la congiuntura sfavorevole non e' un caso che - ha sottolineato Moncalvo - sono 36,3 milioni gli italiani maggiorenni che sarebbero disposti a pagare di piu' per un prodotto italiano rispetto ad uno di altra provenienza: 21,8 milioni pagherebbero fino al 10% di piu', 9,5 milioni tra il 10% e il 20% in piu', 4,9 milioni oltre il 20% in piu'. E questo - ha precisato - perche' quasi la meta' (48,9%) dei cosiddetti Millennials pensa che il patrimonio enogastronomico incarna l'identita' di un territorio e di una comunita', molto piu' di quello culturale, storico artistico. Lo dimostra - sostiene la Coldiretti - il crescente numero di chef e cuochi prestigiosi che scelgono accuratamente gli ingredienti dei menu offerti valorizzando le produzioni locali ma anche il boom dei cosiddetti agrichef che utilizzano solo materiale prime del territorio.
"In questo quadro va letto il successo dei mercati degli agricoltori di Campagna Amica in netta controtendenza rispetto alla chiusura dei negozi alimentari tradizionali" ha spiegato il presidente della Coldiretti sottolineando che "i mercati degli agricoltori vengono scelti per trovare prodotti locali del territorio, cosiddetti a chilometri zero, messi in vendita direttamente dall'agricoltore nel rispetto della stagionalita' dei prodotti in alternativa ai cibi che devono percorrere lunghe distanze con le emissioni in atmosfera dovute alla combustione di benzina e gasolio. Gli effetti positivi per i consumatori si fanno sentire anche sugli sprechi che vengono ridotti per la maggiore freschezza della frutta e verdura in vendita che dura anche una settimana in piu', non dovendo rimanere per tanto tempo in viaggio.(AGI)
Bru