(AGI) - Roma, 18 ott. - "Lo Stato risponde in maniera netta e unita contro il caporalato con questa nuova legge attesa da almeno cinque anni. Ora abbiamo piu' strumenti utili per continuare una battaglia che deve essere quotidiana, perchè sulla dignità delle persone non si tratta".Lo ha detto il Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina.
"E l' agricoltura si e' messa alla testa di questo cambiamento, ha aggiunto, che serve anche a isolare chi sfrutta e salvaguardare le migliaia di aziende in regola che subiscono una ingiusta concorrenza sleale. E' ancora piu' importante averla approvata oggi che la campagna agrumicola e' alle porte. Ringrazio i parlamentari che hanno dato il loro contributo a raggiungere questo risultato. C'e' tanto lavoro da fare e una legge da sola non basta, ma le direzione che abbiamo tracciato e' inequivocabile. Dobbiamo lavorare uniti per non avere mai piu' schiavi nei campi".
"Tra le diverse novita' - spiega Martina - e' particolarmente importante il rafforzamento degli strumenti di contrasto civili e penali. Vengono colpiti i patrimoni con la confisca e viene resa piu' forte la rete del lavoro agricolo di qualita'. Negli ultimi mesi abbiamo lavorato in diverse direzioni nella ottica del contrasto complessivo del fenomeno. I controlli sono aumentati del 59% in un anno e abbiamo reso operative task force nei territori a rischio dove le ispezioni vengono portate avanti da ispettori del Lavoro insieme a Carabinieri e Corpo forestale. Con la legge compiamo un passo in avanti crucialea". (AGI)
Bru