Roma - Scendono ancora i tassi di interesse sui prestiti a settembre. Secondo i primi dati raccolti nel Bollettino mensile dell'Abi, il tasso medio ponderato sul totale dei prestiti a famiglie e società non finanziarie è risultato pari al 2,97%, nuovo minimo storico, contro il 2,99% del mese precedente e il 6,18% di fine 2007, prima dello scoppio della crisi.
Anche il tasso sui prestiti in euro alle famiglie per l'acquisto di abitazioni - che sintetizza l'andamento dei tassi fissi e variabili ed è influenzato anche dalla variazione della composizione fra le erogazioni in base alla tipologia di mutuo - si è attestato al nuovo minimo storico del 2,05% (2,16% ad agosto). Sul totale delle nuove erogazioni di mutui quasi i due terzi sono a tasso fisso: nell'ultimo mese la quota del flusso di finanziamenti a tasso fisso è risultata pari al 71,2% (66,1% il mese precedente; era 66,3% a luglio 2016).
Il tasso sui nuovi prestiti in euro alle società non finanziarie si è collocato a settembre 2016 all'1,67%, (1,66% il mese precedente, minimo storico; 5,48% a fine 2007).
UN FRENO ALLE SOFFERENZE
Si ferma la corsa delle sofferenze bancarie ad agosto: 84,7 miliardi di euro, molto vicini agli 84,4 miliardi di luglio. L'Abi sottolinea che il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è risultato pari al 4,76%, contro il 4,73% di luglio(4,93% a fine 2015; 0,86%, prima dell'inizio della crisi). Su base annua, il dato risulta in calo di circa 1,3 miliardi (-1,5% il dato tendenziale, in flessione rispetto al +5,3% di fine 2015). Il rapporto sofferenze nette/impieghi totali si ècollocato al 4,76% (4,73% a luglio 2016 e 4,79% ad agosto2015).
ANCORA IN CALO LA RACCOLTA
Resta in calo la raccolta da clientela delle banche italiane a settembre: è diminuita di circa 22 miliardi su base annua per una riduzione tendenziale dell'1,3% (-0,9% il mese precedente; -1,5% a settembre 2015). Il dato totale è risultato pari a 1.656,9 miliardi di euro. I depositi da clientela residente (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine al netto delle operazioni con controparti centrali, dei depositi con durata prestabilita connessi con operazioni di cessioni di crediti) hanno registrato a settembre una crescita tendenziale pari al 3,4%, segnando un aumento in valore assoluto su base annua di oltre 43 miliardi di euro. L'ammontare dei depositi raggiunge a fine settembre quota 1.328,6 miliardi. La variazione annua delle obbligazioni è in calo del 16,6%, come ad agosto, manifestando una diminuzione in valore assoluto su base annua di oltre 65 miliardi di euro. L'ammontare delle obbligazioni risulta pari a 328,3 miliardi di euro.
RESTA NEGATIVA LA DINAMICA DEGLI IMPIEGHI
Resta negativa la dinamica degli impieghi bancari a settembre. Sulla base delle prime stime il totale dei prestiti a residenti in Italia, pubblici e privati, si colloca a 1.807,7 miliardi di euro, segnando un calo annuo dello -0,4% (-0,7% il mese precedente). A fine 2007 - prima dell'inizio della crisi - i prestiti ammontavano a 1.673 miliardi: da allora si è avuto dunque un aumento in valore assoluto di 134,5 miliardi. Leggermente negativa (-0,4%) è anche la variazione annua dei prestiti a residenti in Italia limitatamente al settore privato. A fine settembre risultano pari a 1.540,1 miliardi di euro (1.450 miliardi a fine 2007, +90 miliardi circa da allora ad oggi). I prestiti a famiglie e società non finanziarie ammontano a 1.411 miliardi di euro, segnando una variazione annua pari a -0,01% (-0,2% il mese precedente, -0,6% a luglio 2016). A fine 2007 tali prestiti si collocavano a 1.279 miliardi, con un incremento nel periodo in valore assoluto di oltre 132 miliardi. (AGI)