(AGI) - Roma, 13 ott. - La Gelardini & Romani Wine Auction, 1^ casa d'asta d'Italia specializzata in vino, ha organizzato una serata di Gala con Asta di Grand Cru d'Italia, vini di altissimo livello ricercati in tutto il mondo, il cui ricavato sara' devoluto per l'acquisto di un pulmino per il trasporto degli alunni dell'Istituto Omnicomprensivo di Amatrice.
Nel corso dell'iniziativa e' stata svelata la nuova classificazione dei Grand Cru d'Italia 2016 che riguarda le 30 etichette italiane piu' ricercate ed apprezzate da collezionisti e investitori di tutto il mondo. Si tratta di bottiglie da collezione e investimento che possono facilmente superare i 300 euro sul mercato delle aste ed oltre 1000 euro nelle carte dei ristoranti.
I vini italiani, che appartengono alla PRIMA FASCIA, sono un piemontese e due toscani. Si tratta del Brunello Riserva di Biondi Santi, del Barolo Riserva Monfortino di Giacomo Conterno e del Masseto, Merlot in purezza di Bolgheri.
"Tra i vini top, la migliore performance e' stata registrata dal Masseto, che ha avuto una rivalutazione media dei prezzi di aggiudicazione del 5%, mentre il Monfortino, che nel periodo precedente (dal 2013 al 2015) aveva fatto segnare una rivalutazione media del + 7% e' cresciuto di un ulteriore 2% nell'ultimo anno. Nell'ultimo anno ha invece perso qualcosa (-4,5%) il Brunello Riserva Biondi Santi", ha detto Raimondo Romani, della Gelardini & Romani Wine Auction.
Nella SECONDA FASCIA (fra ?200 ed ? 300) c'e' si segnala il rientro in Classificazione del Redigaffi, Merlot in purezza di Tua Rita, vino che per mancanza di aggiudicazioni era stato sospeso nell'edizione 2015 della Classificazione. Continua poi il trend positivo (+5% nell'ultimo anno) del Barbaresco Riserva di Bruno Giacosa che tra il 2013 ed il 2015 aveva gia' fatto registrare una rivalutazione media dei prezzi di aggiudicazione +31%, risultato che lo aveva portato a scalare dalla TERZA fascia alla SECONDA.
Scalano alla TERZA FASCIA (fra ?150 e ? 200) dalla QUARTA fascia (fra ?100 ed ? 150), sia il Fiorano Rosso Boncompagni Ludovisi - che con una rivalutazione media dei prezzi di aggiudicazione del +30% fa segnare la migliore performance assoluta fra i Grand Cru Classificati nell'ultimo anno - sia il Barolo Riserva Granbusssia di Aldo Conterno - che ha fatto registrare una rivalutazione media del +5% nell'ultimo anno. Subisce invece una battuta d'arresto la corsa del Montepulciano d'Abruzzo Valentini che fa registrare una diminuzione dei prezzi medi di aggiudicazione, nel solo ultimo anno, del -16%.
Complessivamente stabile la QUARTA FASCIA (fra ?100 ed ? 150) dove continua il trend positivo (+15% dal 2013 al 2015) fatto registrare dal Barolo Cannubi Boschis di Sandrone i cui prezzi di aggiudicazione si sono rivalutai nell'ultimo anno dell'8%; mentre il Messorio, Merlot in purezza delle Macchiole, perdendo un 2,5% sui prezzi medi di aggiudicazione del 2015 e' retrocesso dalla TERZA fascia (fra ?150 e ? 200) alla QUARTA fascia (fra ?100 ed ? 150).
Nella QUINTA FASCIA (fra ?50 e ?100): rientra per un soffio (+1%) L'Apparita, Merlot in purezza del Castello di Ama, che subentra al posto dell'Amarone Allegrini ed al Barbaresco Riserva dei Produttori del Barbaresco, che le aggiudicazioni dell'ultimo anno hanno collocato al di fuori della Classificazione 2016. Da segnalare fra le migliori performance della QUINTA fascia (fra ?50 e ?100) il +14%, sui prezzi medi di aggiudicazione, fatto registrare nell'ultimo anno da Le Pergole Torte di Montevertine ed il +12% del Barolo di Giuseppe Rinaldi.
"Il mercato dei vini pregiati e' in forte espansione grazie al crescente interesse che arriva dall'estremo Oriente. Un interesse che aumenta di pari passo con lo sviluppo delle classi alte in Cina e nelle sue economie satellite, Hong Kong, Taiwan, Singapore, Indonesia, Vietnam, Corea, dove oggi si concentra una buona parte della ricchezza mondiale - ha aggiunto Flaviano Gelardini della Gelardini & Romani Wine Auction - Rispetto ai grandi vini, fine wines, la principale differenza fra il mercato Occidentale e quello dell'Estremo Oriente risiede nella quantita' e frequenza del consumo, nettamente superiore ad Est, mentre in Occidente e' maggiore la propensione all'investimento. Ma se il mercato dei fine wines ed i relativi prezzi crescono e' solo grazie a quella parte di pubblico che i grandi vini li beve, quotidianamente". (AGI)
Bru