Roma - Per gli oltre 850mila studenti fuori sede l'anno accademico ricomincia con una brutta notizia: affittare una stanza in una delle 14 principali città universitarie italiane costerà il 4% in più.In testa alle città più costose si piazza Milano dove il prezzo per una singola varia dai 500 ai 600 euro a seconda della distanza dal centro. Chi sceglie, invece, di condividere la stanza con qualcun'altro spenderà 345 euro (+2% rispetto al 2015).
Più economica, ma di poco, Roma, dove i prezzi medi restano più bassi per via della maggiore estensione territoriale: si spendono mediamente 440 euro al mese per una singola (valore in crescita significativa, +6% rispetto al 2015) e 300 per un posto letto in doppia (+3%). Ma nelle zone più vicine al centro storico e soprattutto alle università i prezzi delle singole superano mediamente i 500 euro mensili.
Chiude il podio delle città con gli affitti più salati Firenze, destinazione prediletta dagli studenti Erasmus. In controtendenza rispetto alla situazione nazionale, nella città medicea i prezzi rispetto allo scorso anno scendono del 4% per la stanza singola e addirittura del 9% per la doppia: nel primo caso si spendono 355 euro, nel secondo solo 250.
"Il mercato delle stanze in affitto sembra non conoscere crisi - ha dichiarato Carlo Giordano, ad di Immobiliare.it - e lo dimostra la crescita media dei canoni locativi. Dall'analisi degli annunci presenti sul portale abbiamo rilevato un interesse maggiore, da parte dei proprietari, per gli studenti rispetto ai lavoratori: la possibilità di optare per canoni concordati, i vantaggi fiscali e, non ultima, la "garanzia" dello stipendio dei genitori rendono questa utenza ben più appetibile e "sicura" rispetto ai giovani lavoratori".
Per risparmiare bisogna scegliere facoltà universitarie nel Sud Italia, solitamente meno ambite: Catania e Palermo sono le città che occupano il fondo della classifica, rispettivamente con 200 e 180 euro al mese per una stanza. (AGI)