Houston - Abituata a fornire risultati straordinari alla Apple debbono essere sotto shock nell'annunciare la prima frenata dal 2003, dopo 13 anni consecutivi di guadagni e ricavi in aumento in una marcia che sembrava apparentemente inarrestabile.
L'azienda ha annunciato un fatturato trimestrale di 50,6 miliardi di dollari e un utile netto trimestrale di 10,5 miliardi di dollari, entrambi in netto calo rispetto al trimestre precedente quando l'azienda aveva registrato un fatturato di 58 miliardi di dollari e un utile netto trimestrale di 13,6 miliardi di dollari. Lo stesso vale per il margine lordo e' stato del 39,4 percento, rispetto al 40,8 percento registrato nello stesso trimestre di un anno fa. Le vendite internazionali hanno rappresentato il 67 percento del fatturato trimestrale.
E le cose non sembrano destinate a migliorare a breve: per il terzo trimestre dell'anno fiscale 2016 (aprile-giugno, l'anno fiscale negli Usa inizia il 31 ottobre, ndr) Apple annuncia dati peggiori: fatturato fra i 41 miliardi di dollari e i 43 miliardi di dollari ed un margine lordo fra il 37,5 percento e il 38 percento
Decisivo il crollo delle vendite del loro prodotto di punta, l'iPhone che ha registrato un calo del 16% pari a 10 milioni di smartphone in meno: dai 61,17 milioni di iPhone venduti un anno fa si e' passati a 51,19 milioni. Un fenomeno che sta colpendo anche i rivali per la saturazione del mercato, che fa sempre piu' fatica a recepire i nuovi prodotti.
Il titolo e' crollato del 7,9% nelle contrattazioni after-hourse a 96,1 dollari per azioni subito dopo la diffusione dei dati.
Ha ostentato ottimismo il numero uno Tim Cook: "Il nostro team ha operato estremamente bene di fronte a turbolenze macroeconomiche. Siamo molto soddisfatti della forte crescita costante dei ricavi derivanti dai servizi, grazie alla incredibile forza dell'ecosistema Apple e alla nostra base, in crescita, di oltre un miliardo di dispositivi attivi."
L'azienda ha inoltre annunciato che il suo Consiglio di Amministrazione ha autorizzato un aumento di 50 miliardi di dollari per il programma della Societa' di restituzione del capitale agli azionisti. Nell'ambito del programma cosi' ampliato, Apple prevede di spendere un totale complessivo di 250 miliardi di dollari in cash entro la fine di marzo 2018 in operazioni di buyback, riacquisto di titoli propri. "Abbiamo generato un forte flusso di cassa operativo di 11,6 miliardi di dollari e restituito 10 miliardi di dollari agli azionisti attraverso il nostro programma di ritorno del capitale durante il trimestre di marzo", ha dichiarato Luca Maestri, CFO di Apple. "Grazie alla solidita' dei nostri risultati di business, siamo lieti di annunciare oggi un ulteriore aumento del programma a 250 miliardi di dollari."
TWITTER - Nuovi risultati nel complesso deludenti per il social network. Il sito di microblogging ha registrato un incremento negli utenti di 5 milioni, a quota 310 milioni rispetto ai 305 del quarto trimestre 2015. I ricavi sono cresciuti del 36% su base annua a quota 595,5 milioni di dollari ma meno delle attese degli analisti che si aspettavano almeno 608 milioni.
Twitter ha anche rivisto al ribasso le previsioni per il secondo trimestre 2016 tra 590 e 610 milioni di dollari, mentre gli analisti puntavano su almeno 678 milioni. Il titolo ha perso intorno al 10% dopo la pubblicazione dei dati, riferisce la Cnbc.
Twitter si conferma in perdita anche se dimezzate rispetto ad un anno fa: 80 milioni di dolalri contro 162. Ma a preoccupare e' la conferma che Twitter, a differenza di Facebook o Instagram, non decolla. La crescita dei suoi utenti e' minimale: +3% in tre mesi.
Il titolo ha perso il 10,7% a 15,84 dollari per azioni nelle contrattazioni after-hours, incrementando l'arretramento rispetto al gionro della quotazione nel novembre del 2013 quando venne collocata a 26 dollari per azioni per decollare a 60 dollari solo un mese dopo. Da allora e' iniziato un apparentemente innarestabile declino. (AGI)