(AGI) - Milano, 15 mar. - Cibus 2016, che apre i battenti a Parma dal 9 al 12 maggio prossimo, "sara' per dimensioni e contenuti un record". Antonio Cellie, il Ceo di Fiere di Parma che organizza Cibus fornisce qualche anticipazione sulla prossima edizione di Cibus, a margine della presentazione di una ricerca dell'Universita' Cattolica sulle strategie delle industrie alimentari italiane. "I numeri sono in crescita - spiega - sia per quanto riguarda gli espositori, che passano da 2.700 a oltre 3 mila, sia per i visitatori, che nell'ultima edizione sono stati 67mila e questa volta supereranno i 70 mila, di cui 15 mila dall'estero. Molti li abbiamo incontrati durante Expo, e altri negli ultimi roadshow di presentazione, a Dubai e Tokio. C'e una crescente sintonia tra i mercati internazionali e i nostri prodotti alimentari".
E a proposito di Expo, chi ha visitato Cibus all'interno del sito espositivo, ritrovera' quel padiglione a Parma: "e' stato gia' ricostruito - spiega l'ad - ed e' diventato il nuovo ingresso ovest. A Cibus quest'anno i visitatori troveranno nuovi parcheggi polifunzionali di 130 mila mq, con al centro questo nuovo ingresso ovest che e' l'ex padiglione Cibus di Expo. I temi portanti della nuova edizione di Cibus, anticipati da Cellie saranno "la leggibilita' dei percorsi e l'innovazione. Abbiamo numerosissime richieste di presentazione dei prodotti - racconta - saremo inondati di presentazioni di prodotti". Cibus, sottolinea Cellie, si sta evolvendo "da fiera leader di settore a piattaforma permanente di conoscenza e promozione per supportare l'export agroalimentare italiano. In maggio a Parma 3.000 espositori, tutti rigorosamente espressione del Made in Italy alimentare, daranno al mondo una rappresentazione straordinaria del nostro patrimonio di competenze lungo tutte le filiere, della nostra capacita' di innovare valorizzando tradizione e territorio, dell'unicita' antropologica del nostro tessuto imprenditoriale e manifatturiero". Insomma tutto e' pronto per l'inaugurazione del prossimo 9 maggio, anche gli inviti sono partiti: al premier Matteo Renzi, al ministro delle politiche agricole Maurizio Martina, al vice ministro allo Sviluppo economico Ivan Scalfarotto e il suo predecessore Carlo Calenda, passato a Bruxelles. (AGI)
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