Mosca - Il Ministero dell'Industria e Commercio russo ha firmato oggi con la Confindustria Russia un accordo di cooperazione che apre la strada alla creazione di un gruppo di lavoro tra le due realta' al fine di individuare e perseguire in modo piu' concreto le nuove direzioni della cooperazione bilaterale. A firmare il documento, in una cerimonia nella sede del dicastero russo a Mosca, il ministro Denis Manturov e il presidente di Confindustria Russia, Ernesto Ferlenghi. "L'accordo - ha spiegato alla stampa Manturov - rappresenta uno strumento per creare una cooperazione reciprocamente efficace e vantaggiosa". "Si tratta del rafforzamento dell'interesse e dell'organizzazione della cooperazione tra l'associazione e il nostro ministero - ha aggiunto il responsabile dell'Industria - attraverso i nostri colleghi che si occupano di settori specifici".
La firma dell'accordo e' avvenuta al termine di un incontro di oltre un'ora tra Manturov e una delegazione di rappresentanti del business italiano in Russia (tra cui: Eni, Saipem, Mapei, Pirelli, Cremonini, Tecnimont) a cui hanno partecipato anche l'ambasciatore d'Italia, Cesare Maria Ragaglini, e il direttore dell'Ice di Mosca, Pier Paolo Celeste. A detta del ministro, durante l'incontro si e' parlato "piuttosto dettagliatamente" degli strumenti di politica industriale studiati da Mosca per incoraggiare le imprese a creare "nuove direzioni di cooperazione". Il documento, ha aggiunto, "conferma il livello strategico di cooperazione tra i due paesi e il fatto che siamo interessati al suo sviluppo".
Con l'accordo di oggi, il business italiano in Russia fa un passo avanti verso la creazione di un "canale diretto" con il dicastero dell'Industria di Mosca, con l'obiettivo di studiare nuove strategie e soluzioni per sfruttare l'occasione che rappresenta per le nostre imprese la politica di sostituzione delle importazioni e localizzazione della produzione industriale, ha spiegato alla stampa Ferlenghi. "In questo modo - ha detto Ferlenghi - ci mettiamo al pari con gli altri grandi competitor locali, come Francia e Germania" che da tempo promuovono il modello della joint-venture nei rapporti con la Federazione, ha aggiunto il presidente di Confindustria Russia, sottolineando che esistono oggi 3.000 jv russo-tedesche contro le 150 russo-italiane. In questo senso, ha fatto sapere Ferlenghi, il ministro ha promesso che nell'elaborazione della legge, con cui Mosca sta rivendo i criteri di assegnazione di tender da parte di societa' statali ad aziende straniere, si terra' conto anche della percentuale di localizzazione della societa' partecipante alla gara, in modo da stimolare gli imprenditori esteri ad entrare nel mercato in modo piu' consistente.
Al centro dell'incontro di oggi - in cui tra i settori piu' promettenti della cooperazione bilaterale sono stati indicati soprattutto quello farmaceutico e dell'aviazione - vi e' stato anche il cosiddetto "Contratto speciale di investimento", lo strumento messo a disposizione degli imprenditori che delocalizzano e che prevede incentivi e sgravi fiscali, garanzie contro modifiche peggiorative della normativa vigente e condizioni agevolate per l'uso di immobili e terreni pubblici. A questo proposito e' stato citato come esempio virtuoso quello di Termomeccanica pompe che ha localizzato a Cheliabinsky uno stabilimento per il settore Oil&Gas in joint-venture con la russa Konar e che rifornisce un colosso come Transneft. Il ministro Manturov sara' a maggio in Italia, dove - ha anticipato - incontrera' il ministro dell'Economia "per discutere lo sviluppo di strumenti di cooperazione e creare un ambiente piu' confortevole per i nostri progetti comuni". (AGI)