(AGI) - Roma, 14 mar. - Scendono le domande di disoccupazione a gennaio. Secondo i dati forniti dall'Inps sono 148.185 le domande di indennita' di disoccupazione (che comprendono anche Naspi, Aspi, mini Aspi e mobilita') a gennaio, in calo del 32,3% rispetto a gennaio 2015. Nel dettaglio le domande di disoccupazione ordinaria sono state 399, quelle di mobilita' 3.804, le richieste di Aspi 150, di mini Aspi 30 e di Maspi 143.802. Salgono invece le ore di cassa integrazione guadagni: a febbraio sono state autorizzate 60,1 milioni di ore, con un aumento del 5,7% rispetto a gennaio e dell'1,9% rispetto a febbraio 2015. La cassa integrazione straordinaria ha riguardato oltre 43,1 milioni di ore, in calo del 9,3% rispetto a gennaio e in aumento dell'11,2% su base annua. Boom della cig ordinaria che con 9,8 milioni di ore ha registrato un aumento del 243,7% rispetto al mese precedente e una flessione del 41,7% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Per la cig in deroga sono state autorizzate 7,09 milioni di ore, con un aumento del 10,2% rispetto a gennaio e del 115,4% su base annua. "I dati dell'Inps confermano un trend che non puo' non preoccupare: l'alta richiesta di ore di cassa integrazione straordinaria, che in molte Regioni e' a livello di allarme come in Molise (+387,5), Lazio (+251,94%) e Liguria (+164,31) indica che la flebile ripresina, con la crescita rallentata del Pil, non salva dalla crisi troppe aziende e moltissimi settori produttivi", commenta il segretario confederale della Uil, Guglielmo Loy. "Lo stesso dato complessivo, pur in crescita come certificato da un +5,7% su gennaio 2016 - prosegue Loy - continua a essere alterato da rallentamenti di carattere amministrativo, come ammette la stessa Inps, che vede l'iter delle autorizzazioni, in particolare della cassa ordinaria, fortemente frenato (14 province con zero ore autorizzate). Ancora una volta, alla luce di questi dati, e' necessario sottolineare come sia vitale promuovere una efficace azione a sostegno del sistema produttivo anche con politiche economiche che rilancino i consumi interni e gli investimenti". (AGI)
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