(AGI) - Roma, 12 mar. - Secondo le rilevazioni di Confartigianato, il 98,7% dell'olio di oliva importato dall'Italia proviene da quattro paesi: la Tunisia, con un valore di 279 milioni di euro nel 2015 (dicembre 2014-novembre 2015), detiene il 15,4% delle nostre importazioni, al terzo posto dietro al primato del 53,8% della Spagna, il 26,2% della Grecia e davanti al 3,3% del Portogallo. Lolio di oliva rappresenta il secondo prodotto esportato dalla Tunisia in Italia dopo i prodotti di abbigliamento esterno. Nei primi 11 mesi del 2015 le importazioni di olio dell'Italia sono aumentate di 395,8 milioni e il 56% dell'incremento deriva da maggiori importazioni provenienti dalla Tunisia. Nella classifica dei Paesi europei, siamo il Paese maggiore importatore dalla Tunisia di oli e grassi vegetali e animali (il 95,2% e' costituito da olio di oliva): ne acquistiamo il 46,2% del totale, davanti alla Spagna che detiene il 44,3%.
A livello regionale, sono proprio i territori-simbolo dell'olio made in Italy a importare la maggiore quota di olio dalla Tunisia. Infatti, nel 2015 il 55,6% delle importazioni di oli e grassi vegetali e animali e' diretto in Toscana, seguita dall'Umbria con il 10%, il Lazio con l'8,6%, la Sicilia con il 6,1%, la Liguria con il 4,8%, la Puglia con il 3,4%, la Lombardia con il 3,4% e l'Abruzzo con il 3,1%. Si tratta delle regioni in cui si trovano le piu' grandi aziende di imbottigliamento. Negli ultimi dodici mesi l'Italia ha esportato nel mondo olio di oliva per un valore di 1.503 milioni di euro. (AGI)
Gaa