(AGI) - Roma, 12 mar. - "E' a rischio un altro prodotto simbolo della qualita' made in Italy. Le decisioni europee sulla riduzione dei dazi all'importazione dell'olio dalla Tunisia avranno gravi conseguenze sui nostri 4.700 frantoi che producono in media 380.000 tonnellate annue di olio 100% made in Italy". L'allarme arriva da Aifo Confartigianato, l'Associazione italiana dei frantoiani oleari, secondo la quale l'arrivo di 35.000 tonnellate di olio tunisino rappresenta l'ennesimo colpo ad un settore gi' fortemente
penalizzato e che negli ultimi 20 anni ha visto dimezzato il numero delle imprese.
"L'importazione di olio dal Paese nordafricano - spiega Piero Gonnelli, Presidente di Aifo - fara' crollare i prezzi del prodotto sul nostro mercato. Le condizioni e i costi di produzione in Tunisia sono infatti profondamente diversi rispetto a quanto avviene in Italia. Basti pensare che il costo del lavoro per un operaio tunisino e' 15 volte inferiore
rispetto a quella di un lavoratore italiano del settore. Ma ad essere penalizzati, oltre alle piccole imprese, sono anche i consumatori: le regole sull'etichettatura dell'olio prevedono la generica indicazione dell'area di provenienza e non quella specifica del Paese di origine del prodotto".
"E' indispensabile - sottolinea il Presidente Gonnelli - che vengano intensificate le attivita' di controllo sulla tracciabilita' dei prodotti. E' l'unica arma per prevenire e contrastare i rischi per la salute dei consumatori e per certificare la qualita' dell'olio prodotto esclusivamente
in Italia che vanta ben 43 marchi di qualita' Dop e Igp". (AGI)
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