Roma - Effetto Draghi sulle borse europee con Milano maglia rosa. I mercati del vecchio continente chiudono in forte rialzo, con acquisti diffusi su tutti i settori ma particolarmente importanti sui bancari. I listini incorporano quindi solo oggi il forte impulso espansivo delle nuove misure di allentamento della Bce, che ha portato a zero il costo del denaro, abbassando ulteriormente anche i tassi sui depositi e prestiti, e ha potenziato il Qe (da 60 a 80 miliardi di euro). Giovedì gli indici avevano infatti invertito bruscamente la rotta, dopo un'effimera fiammata iniziale, in seguito alla repentina impennata dell'euro, legata al chiarimento di Mario Draghi che non prevede un ulteriore abbassamento dei tassi.
Vola Piazza Affari, con l'indice Ftse Mib che avanza del 4,80% a 18.987 punti e l'All Share che sale del 4,41%.
Sul listino principale euforici i finanziari, e in particolari i titoli delle banche. Bene anche energetici e Telecom Italia. Unicredit guadagna il 9,46%, Intesa Sanpaolo +7,47%, Mediobanca +8,69%, Mps +8,68%, Bpm e Banco Popolare in rialzo rispettivamente del 9,44 e del 9,12 per cento. Tra gli assicurativi Generali a +7,25% in attesa del cda del 17 marzo che dovrebbe nominare Philippe Donnet nuovo amministratore delegato della compagnia e Alberto Minali direttore generale. Telecom Italia in rialzo del 5,47% nel giorno in cui il presidente Giuseppe Recchi ha smentito qualunque ipotesi di integrazione con Orange e affermato che non e' allo studio alcuna alleanza con Mediaset (+3,96%). Ben intonati anche i petroliferi con il rialzo delle quotazioni del greggio: Saipem +7,19%, Eni +2,94%. Tra gli altri energetici Enel +2,73%. Per quanto riguarda gli industriali, Finmeccanica +6,9%, Fiat Chrysler +4,38%, Piaggio, invece, cala del 4,52% nel giorno della diffusione dei conti 2015 e dell'annuncio del taglio del dividendo e dell'aggiornamento del piano industriale. L'Ftse 100 di Londra guadagna l'1,71% a 6.140 punti, il Cac 40 di Parigi cresce del 3,27% a 4.493 punti, il Dax di Francoforte sale del 3,51% a 9.831 punti, l'Ibex di Madrid si issa del 3,69% a 9.100 punti. Le nuove misure di stimolo varate dalla Bce continuano inoltre a far restringere lo spread tra Btp decennali e omologhi tedeschi, che chiude a 105 punti. Il rendimento scende all'1,33%. L'euro chiude stabile a 1,1158 dollari e 113,59 yen.
Il presidente della Bce, Mario Draghi, in un'intervista al quotidiano The Guardian, e' tornato a parlare del problema della disoccupazione giovanile che ha definito "una tragedia" che "minaccia l'armonia sociale". Affrontare questo problema "e' una priorita' per tutti", sottolinea. Draghi lancia anche un monito: "L'idea generale e' di creare un mercato del lavoro giusto e flessibile dove le imprese non hanno paura di assumere personale quando ne hanno bisogno e dove specifici gruppi di persone non rimangano strutturalmente svantaggiate quando i loro datori di lavoro hanno bisogno di tagliare sul costo del lavoro". La disoccupazione giovanile, spiega Draghi, "impedisce alle persone di giocare un ruolo pieno e significativo nella societa'. Se un giovane su due e' escluso dal mercato del lavoro - e questo e' cio' che accade ancora in alcuni Paesi europei - questo danneggia seriamente l'economia poiche' chi vuole lavorare non puo' farlo e non sviluppa le proprie capacita'. Cio' minaccia l'armonia sociale". La disoccupazione, aggiunge, "alla lunga accresce i problemi sociale e la cattiva salute". Intanto il Tesoro ha fatto il pieno nell'asta dei Btp: assegnati tutti i titoli di Stato a 3, 7 e 15 anni per un totale di 7,5 miliardi di euro con tassi in calo. Nel dettaglio collocati 2 miliardi di Btp a 3 anni, con un rendimento che scende in negativo per la prima volta, e al nuovo minimo storico: passa a -0,05% dallo 0,11% dell'asta precedente (rapporto di copertura a 1,61). Assegnati 4 miliardi di Btp a 7 anni, con un tasso che cala a 0,79% da 1,05% (rapporto di copertura a 1,33%). Infine collocati 1,5 milairdi di Btp a 15 anni con rendimento a 1,84% da 2,08% (rapporto di copertura a 1,52). (AGI)