(AGI) - Roma, 11 mar. - Un ruolo importante nella definizione dei criteri di contrattazione puo' essere svolto dalle organizzazioni interprofessionali, a condizione che siano sufficientemente rappresentative di tutte le categorie interessate. Tali organizzazioni, pertanto, "pur senza negoziare il prezzo di vendita, potranno definire i requisiti di forma che dovra' avere il contratto, i suoi contenuti minimi e le modalita' con le quali i diversi prezzi negoziati potranno variare nell'ambito del periodo di validita' del contratto, anche eventualmente sulla base di meccanismi di indicizzazione concordati" che potrebbero essere utilmente realizzati da ente pubblico terzo come Ismea.
In conclusione, quanto ai possibili interventi di politica settoriale, "l'Autorita' ribadisce in primo luogo la necessita' di prevedere strumenti di tutela del comparto agricolo che non disincentivino la competizione sull'efficienza delle aziende lattiere nazionali, inibendo il virtuoso processo di concentrazione degli allevatori gia' in atto". In secondo luogo, l'Agcm "ribadisce la necessita' di un utilizzo piu' mirato dei fondi comunitari e nazionali indirizzati alla ristrutturazione settoriale". (AGI)
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