Roma - Vola la produzione industriale a gennaio. L'indice congiunturale calcolato dall'Istat aumenta dell'1,9% rispetto a dicembre, un balzo che non si vedevaa da agosto 2011 quando l'incremento tocco' il 2,2%. Corretto per gli effetti di calendario, l'indice aumenta in termini tendenziali del 3,9% (i giorni lavorativi sono stati 19 contro i 20 di gennaio 2015). Anche in questo caso si tratta di un dato record da agosto 2011, quando la crescita fu del 7,1%. Nella media del trimestre novembre-gennaio l'indice aumenta dello 0,2% rispetto al trimestre immediatamente precedente.
L'indice destagionalizzato presenta variazioni congiunturali positive in tutti i comparti; aumentano i beni strumentali (+5,7%), i beni intermedi (+2,5%), l'energia (+1,8%) e, in misura più lieve, i beni di consumo (+0,5%). In termini tendenziali gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano un aumento significativo nel comparto dei beni strumentali (+9,5%); aumentano anche l'energia (+2,8%), i beni intermedi (+2,3%) e i beni di consumo (+1,2%). Per quanto riguarda i settori di attivita' economica, i comparti che registrano i maggiori aumenti tendenziali sono quelli della fabbricazione di mezzi di trasporto (+10,9%), della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+10,3%) e della fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (+7,9%). Le diminuzioni maggiori si registrano nei comparti dell'attivita' estrattiva (-3,9%), delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-1,6%) e delle industrie alimentari, bevande e tabacco (-0,6%).
Continua sostenuta la produzione di auto. Il dato tendenziale corretto per gli effetti del calendario, segnala l'Istat, registra un incremento del 20,9%, mentre quello grezzo sale del 18%. Su base congiunturale l'istituto di statistica segnala invece una crescita del 10,4%. (AGI)