(AGI) - Ravenna,9 mar. - Rem 2016 come "momento di condivisione" delle principali esperienze del settore e per un'analisi degli impegni governativi futuri per affrontare una grande sfida: "soddisfare la domanda crescente di energia abbattendo, al contempo, le emissioni di Co2. Obiettivi che possono essere raggiunti solamente operando in sintonia": cosi' il viceministro dello sviluppo economico, Teresa Bellanova, nel messaggio inviato alla Conferenza del Mediterraneo dedicata all'energia rinnovabile, in corso oggi e domani a Ravenna. L'evento, che si alterna ogni due anni con Omc (Offshore Mediterranean Conference & Exibition) , la piu' importante vetrina internazionale del Mediterraneo dell'Oil & gas ( la prossima edizione e' stata annunciata nel corso del convegno dal presidente di Rem, Innocenzo Titone, per il 29-31 marzo 2017), vede la partecipazione di una cinquantina tra aziende e associazioni, la presentazione di circa 40 papers in 8 sessioni di lavoro. La sfida per governi e industrie per traghettare il Paese nella fase di transizione del dopo COP 21 - verso un'era a base di basse emissioni di gas per la tutela del clima del pianeta - parte da Ravenna, il piu' importante distretto energetico italiano: "Lavoriamo su una industria unita - ha spiegato nel corso dei lavori Giuseppe Tannoia, presidente Confindustria Energia - pensiamo ad una industria dell'energia dove tutti devono collaborare in tecnologia per arrivare alla transizione". L'Italia, in questo settore, ha spiegato, ha tutte le carte in regola in ambito europeo e la capacita' di farlo "mentre chiudere una parte della filiera dell'oil &gas significa perdere capacita' di innovazione". Numerosi gli interventi dedicati a politiche, risultati scientifici e ripercussioni economiche su un futuro energetico a basse emissioni di carbonio. "Stiamo lavorando per ultimare il nostro piano energetico regionale, basato sull'idea della transizione verso una low carbony economy", ha detto l'assessore alle attivita' produttive della regione Emilia Romagna Palma Costi. La parola e' poi passata a Carlo Carraro, direttore scientifico Fondazione Eni Enrico Mattei che ha disegnato gli scenari dopo la Cop 21 e l'importanza della fase di transizione che impone la scelta di continuare a investire anche sul gas naturale quale fonte pulita nel rispetto degli obiettivi di Parigi. A chiudere gli interventi, Pietro Cavanna, Presidente settore idrocarburi e geotermia di Assomineraria, che ha puntato l'attenzione sull'impatto sull'economia delle rinnovabili.
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