(AGI) - Pechino, 8 mar. - Nuovi segnali di rallentamento, in Cina, dalla bilancia commerciale. Crollano le esportazioni cinesi a febbraio che segnano una contrazione del 20,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a 81,8 miliardi di yuan (126,3 miliardi di dollari). Il calo e' il piu' ampio dal maggio 2009, agli inizi della crisi finanziaria globale, e si accompagna a una caduta delle importazioni dell'8%, il mese scorso, a 612,3 miliardi di yuan, 94 miliardi di dollari. Il surplus commerciale della Cina e' di 209,5 miliardi di yuan, poco meno di 32,2 miliardi di dollari, secondo i dati delle dogane cinesi, in calo del 43,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e in totale, il valore del commercio estero cinese a febbraio e' calato del 15,7%, a 1430 miliardi di yuan, circa 220 miliardi di dollari. Dopo la pubblicazione dei dati sul commercio, la Borsa di Shanghai ha segnato un ribasso di oltre il 2%, ai minimi degli ultimi sei giorni. La vistosa contrazione e' da imputare in parte alle festivita' per il capodanno cinese, che quest'anno ricorreva l'8 febbraio. Il crollo delle esportazioni, per gli analisti, segnala anche un rallentamento della domanda globale che si riflette sull'economia cinese e che potrebbe fare presagire a ulteriori stimoli all'economia da parte dei vertici di Pechino. I nuovi dati segnalano anche un rallentamento interno, con un calo del 3,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno per le vendite nel settore automobilistico. Sabato scorso, in occasione del discorso del primo ministro, Li Keqiang, sullo stato dell'economia cinese, non e' emersa un'indicazione precisa sui target per il commercio nel 2016, mentre la crescita per quest'anno e' prevista tra il 6,5% e il 7%. (AGI)
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