(AGI) - Roma, 1 mar. - Dopo tre anni consecutivi di contrazione, l'economia italiana segna il passo della ripresa con un aumento annuo del Prodotto interno lordo in volume dello 0,8%. E se si guarda a livello settoriale, e' proprio l'agricoltura a contribuire in maniera determinante alla risalita, aggiudicandosi il "primato" con un incremento del valore aggiunto (+3,8%) ben sei volte superiore a quello delle altre attivita' economiche (+0,6%). E' quanto emerge dall'analisi dell'Ufficio studi della Cia-agricoltori italiani sui dati diffusi oggi dall'Istat relativi al Pil nazionale. "Dimostrando, ancora una volta, quella dinamicita' che la distingue dagli altri comparti produttivi -ha commentato il presidente nazionale della Cia, Dino Scanavino- l'agricoltura ha fatto la sua parte per aiutare il Paese a uscire dalla fase di recessione degli ultimi anni. Attraverso il lavoro e l'impegno quotidiano, le aziende agricole hanno creato nuova occupazione e sono state protagoniste sui mercati esteri, contribuendo al record storico dei 36,8 miliardi di esportazioni nel 2015". Eppure "le difficolta' permangono in molti comparti e, se commisurata ai sacrifici fatti finora, la remunerazione reddituale non puo' considerarsi efficiente e sostenibile. Se vogliamo che l'agricoltura continui a fornire un prezioso apporto alla crescita e a rappresentare il valore aggiunto dell'economia nazionale -ha osservato Scanavino- e' opportuno un progetto di rilancio che, alla rapida gestione delle emergenze, veda affiancarsi interventi e strumenti di prospettiva". "E' questa la strada da seguire -ha concluso il presidente della Cia- per assegnare al settore quel ruolo di centralita' nel sistema economico che rivendica da tempo e che, visti gli ultimi dati, merita di diritto". (AGI)
Red/Pgi