(AGI) - Pechino, 29 feb. - Borse cinesi in caduta, a inizio settimana, dopo il G20 finanziario di Shanghai e yuan ai minimi da quasi un mese. L'indice Composite di Shanghai ha chiuso in ribasso del 2,86%, a 2.687,98 punti, dopo che nel corso della giornata era arrivato a perdere il 4,44%, toccando i livelli minimi dal novembre 2014, mentre la Borsa di Shenzhen ha perso il 4,98% in chiusura, a 9.097,36 punti: durante la seduta le perdite erano arrivate a segnare il 6,14%. In calo anche Hong Kong, che cede quasi un punto (-0,95%) a fine mattinata, e Tokyo che perde l'1%.
La People Bank of China ha fissato oggi la parita' dello yuan, la valuta cinese, a 6,5452 sul dollaro, in calo dello 0,17% rispetto al riferimento di venerdi' scorso e ai minimi dal 3 febbraio scorso, nonostante le rassicurazioni del governatore della banca centrale cinese, Zhou Xiaochuan, che aveva spiegato da Shanghai che non c'erano i presupposti per un ulteriore deprezzamento della valuta cinese. Passato il G20 finanziario, l'attenzione degli investitori si concentra sulla sessione annuale dell'Assemblea Nazionale del Popolo, che comincera' i lavori il 5 marzo prossimo e dovra' varare il nuovo piano quinquennale di sviluppo del Paese. Per domani e' atteso il dato del manifatturiero per il mese che si conclude oggi, anche se le aspettative parlano di un protrarsi del rallentamento del settore - a quota 49,4, secondo le stime preliminari - al di sotto di quota 50, la soglia al di sopra della quale si registra un'espansione del settore. (AGI)
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