(AGI) - Roma, 24 feb - "Domani i parlamentari europei voteranno le misure di emergenza per aumentare la quantita' di olio d'oliva che puo' essere importata in Ue dalla Tunisia. Rivolgo un appello a tutti gli eurodeputati italiani affinche', compattamente, votino 'no' a una proposta che aumenterebbe di 35 mila tonnellate nel 2016 e altrettante nel 2017 l'export tunisino. Un quantitativo che si andrebbe ad aggiungere alle 56.700 tonnellate a dazio zero gia' previste dall'accordo Ue-Tunisia portando il totale degli arrivi 'agevolati' oltre quota 90mila tonnellate". Lo dice, in una nota, il senatore siciliano del gruppo Alleanza Liberalpopolare-Autonomie, Giuseppe Ruvolo, componente della Commissione Agricoltura di Palazzo Madama.
"Come denunciato dalla Coldiretti - ricorda Ruvolo - nel 2015 le importazioni dalla Tunisia erano gia' aumentate del 520%. Si tratta di una politica inaccettabile. Questa misura parte dall'idea di aiutare la Tunisia per i danni subiti dal settore turistico dopo l'attentato di Sousse. Il principio di solidarieta' va anche bene, ma bisognava puntare sul turismo, non sull'agricoltura. L'Italia consuma molto piu' olio di quanto non riesca a produrne quindi la questione non si abbattera' sugli olivicoltori, ma e' il principio che proprio non funziona. Basti pensare al disastroso accordo tra Ue e Marocco nell'ambito della Pev (politica europea del vicinato) grazie al quale la produzione ortofrutticola mediterranea ha subito un drammatico collasso e i prezzi alla vendita dei produttori non coprono piu' nemmeno le spese di produzione, complice anche il mancato rispetto delle misure di salvaguardia. Parlo di prodotti come pomodori, carciofi, agrumi...per altro fiore all'occhiello delle produzioni siciliane. Gli standard sanitari europei scompaiono e il made in Italy subisce duri colpi. Urge un'inversione di marcia". (AGI)
Bru