(AGI) - Roma, 11 feb. - Le borse europee chiudono in forte calo un'altra seduta segnata dal timore degli operatori per il rallentamento dell'economia globale e le sue molteplici implicazioni, dal crollo del petrolio alla tenuta delle banche, le quali restano il settore piu' colpito dalle vendite.
A Parigi (Cac 40 -4,05% a 3.896,71 punti) crolla Societe Generale, giu' del 12,35%. Tra i titoli piu' ceduti sui listini del vecchio continente figurano inoltre Commerzbank (-5,85%), Deutsche Bank (-5,45%), Barclays (-5,85%), Bnp Paribas (-5,18%), Axa (-5,99%), Credit Agricole (-5,92%) e Bbva (-6,61%). Sui circuiti di Londra (Ftse 100 -2,39% a 5.537 punti) va segnalato inoltre il balzo dell'operatore aurifero Randgold (+7,28%), segnale di quanto l'oro sia sempre piu' bene rifugio in un'ondata di 'panic selling' che non si placa.
Il Dax di Francoforte scende del 2,93% a 8.752 punti, l'Ibex di Madrid scivola del 4,44% a 7.782 punti. A indossare la maglia nera e' pero Piazza Affari, con l'Ftse Mib che scende del 5,63% a 15.773 punti. Male anche Lisbona (-4,23%) e Atene (-1,89%). Tra i bancari la peggiore e' stata Ubi con un -12,11% nel giorno della diffusione dei conti 2015. Giu' anche Intesa Sanpaolo (-6,84%), Unicredit (-7,03%), Mps -9,88%, Mediobanca, nel giorno della presentazione della semestrale, ha perso invece il 5,27%, mentre Bpm e Banco Popolare, sempre piu' vicine alle nozze, hanno lasciato rispettivamente il 2,08 e l'8,71 per cento. Tra gli altri finanziari, Generali -8,51%.
Pesanti anche industriali (Fca -5,15%, Ferrari -7,56%, Finmeccanica -6,95%) ed energetici, con Enel a -3,63%, Eni -6,02%, e Saipem a -12,02% nell'ultimo giorno dell'aumento di capitale.
Telecom Italia, in vista dei conti 2015 e dell'aggiornamento del piano industriale 2016-2018, ha fatto -8,94% chiudendo a 0,8255 euro per azione. (AGI)