(AGI) - Il Cairo, 10 feb. - General Motors ha
temporaneamente sospeso le sua produzione in Egitto a causa
della crisi valutaria in corso e del nuovo regime di
tassazione allo studio del governo. Lo hanno reso noto fonti
aziendali citate dalla stampa locale. Le riserve egiziane in
valuta estera sono scese a quota 16,4 miliardi di dollari a
fine 2015, la meta' rispetto ai livelli del 2011. Sulla
decisione di General Motors pesano anche i previsti aumenti
delle tasse sulla produzione industriale. Nei giorni scorsi
Fiat Chrysler Automobiles (Fca) ha annunciato di aver
limitato la propria produzione in Egitto per via delle nuove
tassazioni. Le autorita' egiziane vogliono introdurre tasse
supplementari per compensare il calo delle entrate doganali
sull'import di autovetture nel quadro degli accordi di
libero scambio con l'Unione europea, che prevede
l'abolizione dei dazi entro il 2019. La nuova strategia
egiziana, annunciata per la prima volta alla fine del 2014,
intende ri-orientare l'industria dell'automotive locale dal
settore dell'assemblaggio alla produzione di vetture
complete.
"Vorremmo ampliare i nostri investimenti in Egitto, ma allo stato attuale il governo egiziano non garantisce sufficienti certezze sul regime doganale", ha detto ad "Agenzia Nova" il direttore commerciale di Fca per l'Europa, il Medio Oriente e l'Africa, Fabrizio Cordoni, alcuni giorni fa. "Allo stato attuale - ha aggiunto - rischiamo di perdere competitivita' a causa delle nuove tassazioni: e' piu' conveniente costruire veicoli per il mercato europeo". Da parte sua, il ministro egiziano del Commercio, dell'industria e delle piccole e medie imprese, Tareq Qabil, ha assicurato che "non ci sono preoccupazioni" e che gli investitori vogliono solo "delucidazioni" sulla legislazione in corso di elaborazione. "Stiamo lavorando sulla strategia e avremo ulteriori discussioni con la comunita' imprenditoriale prima di inviare il testo in parlamento", ha aggiunto il ministro.(AGI)
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