Roma - La tempesta degli ultimi giorni sui mercati finanziari sta rilanciando la corsa all'oro, bene-rifugio per eccellenza dalla volatilita' delle Borse. Dopo che lunedi' il metallo giallo ha toccato il massimo da tre mesi a 1.1174,1 dollari l'oncia, in rialzo del 2%, il trend rialzista sembra destinato ormai a consolidarsi. Dall'inizio dell'anno, l'oro ha gia' messo a segno un rialzo di oltre l'11%, un rally che non si verificava dal 2011. Il declino del metallo giallo era cominciato ben prima di quello del petrolio e del rame ed e' fortemente legato al cambio di orientamento delle politiche della Fed. Il lingotto alla fine del 2015 ha perso ancora quota nonostante le turbolenze finanziarie, rimettendo in discussione il suo ruolo tradizionale di bene rifugio: a novembre ha toccato per l'ennesima volta il minimo dal 2010, a 1.064,95 dollari l'oncia, un abisso rispetto al picco di 1.920 del 2011. L'andamento dell'oro, comunque, si conferma imprevedibile: da un lato e' un bene-rifugio nelle bufere sui mercati, dall'altro un possibile "asset class" in un mercato in rialzo perche' il conseguente indebolimento del dollaro rende piu' appetibili le materie prime scambiate con il biglietto verde, proprio come l'oro. (AGI)